Cassazione: motivi di nullità
delle pronunce solo quelli indicati
da Il Sole 24 ore del 16.11.99 (NOSTRO SERVIZIO)
Il principio della Cassazione, che di fatto conferma la sanzione per il professionista, giunge al termine di una vicenda che ha visto l’avvocato incolpato tentare una strenua, quanto vana, difesa. Oltre alla mancanza della data il legale, per evitare la cancellazione dall’Albo ha sollevato anche una questione di costituzionalità. La disciplina applicata, infatti renderebbe impossibile, secondo il ricorrente, graduare la sanzione disciplinare per gli avvocati. La previsione di un’alternativa tra sospensione di un anno e cancellazione dall’Albo violerebbe il principio di uguaglianza dal momento che per le altre categorie professionali, sarebbe invece possibile una maggiore discrezionalità nella determinazione delle sanzioni. Anche questo tentativo, tuttavia, non ha sortito gli effetti sperati. Le sezioni Unite hanno infatti stabilito che non esiste alcuna violazione costituzionale in quanto il «trattamento diverso e giustificato di casi sostanzialmente dissimili rientra nei poteri discrezionali del legislatore». Remo Bresciani
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