Verifica accelerata sulle incompatibilità dei giudici tributari 

da Il Sole 24 ore del 18.11.99

(NOSTRO SERVIZIO)
ROMA — L’incarico al Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt) di verificare la situazione di incompatibilità dei componenti delle Commissioni esce dal disegno di legge governativo di riforma del contenzioso ed entra nel «collegato fiscale» alla manovra finanziaria. L’articolo 17 del provvedimento (si veda «Il Sole-24 Ore» di ieri) prevede infatti che entro dieci mesi dalla data di entrata in vigore il Cpgt proceda alla verifica delle ipotesi di incompatibilità di tutti i componenti delle commissioni tributarie e adotti le relative determinazioni di decadenza. Per consentire al Consiglio di operare celermente tale verifica, viene concessa ai suoi componenti che siano magistrati ordinari, amministrativi o dipendenti pubblici, un’aspettativa coincidente con tale periodo, su richiesta del Consiglio di presidenza.

Un’analoga previsione era già contenuta nell’articolo 5 del Ddl n. 4253, che modifica e integra i decreti legislativi 545 e 546 del ’92, ma il recepimento nel collegato dovrebbe garantire tempi più rapidi per l’approvazione della norma.

Il Ddl di riforma del contenzioso prevede però, accanto alla verifica a tappeto da parte del Consiglio di presidenza, l’estensione dell’incompatibilità a tutti «i dipendenti dell'Amministrazione finanziaria e degli enti che svolgono funzioni in materia tributaria», estendendo il quadro attuale delle cause di decadenza dalle commissioni, affiancando alla "stretta" già decisa per i professionisti quella per i dipendenti del Fisco. L’anticipo della norma nella Finanziaria 2000 senza il contemporaneo anticipo anche della disposizione relativa all’estensione dell’incompatibilità (o comunque senza una contemporanea riconsiderazione di questo aspetto) potrebbe portare il Consiglio di presidenza a fare verifiche sulla base di un quadro normativo che poi, una volta che fosse approvato il Ddl sul contenzioso, potrebbe risultare mutato.

La separazione della verifica dall’assestamento delle disposizioni sul contenzioso significa invece il rischio di un lavoro, almeno parzialmente, inutile da parte del Consiglio di presidenza oppure la rinuncia a ogni cambiamento a breve delle disposizioni sulle incompatibilità. Ma l’esclusione di tutti i dipendenti del Fisco era presentata come un’ulteriore tappa verso un giudice tributario terzo. Come rinunciarvi?

Antonio Criscione