Cambia la Carta Ue: più potere a Romano 

da Il Messaggero dell'1.5.99

ROMA - Da oggi l'Unione europea ha una nuova ”Carta”: il Trattato di Amsterdam che seppellisce quello di Maastricht.
Per la prima volta l'Unione europea avrà a disposizione una ”cellula di programmazione” con un alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune (Pesc), che sarà anche segretario generale del Consiglio dei ministri Ue. «Mr or Mrs Pesc» verrà nominato dai capi di stato e di governo al vertice euoropeo del 3 e 4 giugno a Colonia.
Ma con il trattato di Amsterdam a vincere è soprattutto l'Europarlamento, che assume un ruolo centrale nella funzione di legislatore. Il Parlamento ha anche l'ultima parola sull'approvazione del presidente e dei membri del collegio del governo Ue. A sua volta il presidente della Commissione, Romano Prodi, può muoversi con più libertà: nomina «di comune accordo» con i governi la sua squadra e agisce nel quadro dei propri orientamenti politici. Si estendono le competenze della Corte di giustizia, della Corte dei Conti.
Sul fronte del diritto, la parola d'ordine è difesa dei diritti fondamentali. Il trattato dà la possibilità di intervenire in caso di violazioni gravi e persistenti in un paese membro. In questo contesto sono ormai considerate regole comunitarie le questioni collegate al diritto d'asilo, visti, immigrazione e controlli alle frontiere esterne dell'Unione. Quanto realizzato dall'accordo di Schengen sarà ormai integrato nel quadro dell'Unione e quindi più libertà per i cittadini di muoversi senza passaporto.