Giustizia in straordinario

da L'Unione Sarda del 20.11.98

Tempio. Arrivano le riforme ma negli uffici giudiziari galluresi è sempre emergenza. Di recente, è stata istituita la sezione stralcio, quella cioè che dovrebbe occuparsi di smaltire le cause civili arretrate. Il presidente del tribunale Francesco Mazzaroppi ha dunque dovuto riorganizzare la piccola struttura dirottando alla nuova sezione i giudici Marco Contu e Alessandro Di Giacomo, ovvero un terzo dell'organico. Si sperava nei cosiddetti giudici onorari ma i requisiti richiesti dal Ministero hanno scoraggiato tutti. Non una domanda, per cui i magistrati hanno dovuto arrangiarsi da soli. La sezione stralcio, dunque, non nasce sotto i migliori auspici. O no, dottor Contu? 
«La risposta, per essere soddisfacente, dovrebbe essere articolata. Mi limito a dire che grazie alla collaborazione di Francesco Mazzaroppi, il cui apporto è stato davvero molto positivo, le cose non vanno poi così male». 
Cioè come? 
«Della sezione, che purtroppo non si potrà avvalere dei giudici onorari aggregati, facciamo parte io e il collega Di Giacomo, nonchè due collaboratori. Abbiamo informato sia i consigli dell'ordine degli avvocati dell'isola, sia gli utenti del servizio, quindi abbiamo cominciato la trattazione dei processi, secondo le disposizioni legislative. L'altro ieri, si sono tenute le prime udienze». 
Di quanti processi vi occuperete? 
«Sono oltre 1200 cause, delle quali diverse piuttosto vecchie, che speriamo di definire utilizzando anche lo strumento del tentativo di conciliazione, espressamente previsto dalla legge come necessario per molti casi». 
Quanti anni ci vorranno per portare a termine questo lavoro? 
«Contiamo di rispettare il termine dei cinque anni fissato dalla normativa. Gli stessi avvocati del foro hanno garantito e cominciato a prestare la loro totale collaborazione. Senza la loro comprensione tutto sarebbe stato più difficile». 
Non sarà facile comunque. 
«Certo, il compito é arduo, visto il numero delle cause. Si tratta di eliminare l'arretrato del contenzioso civile, venutosi a creare con l'entrata in vigore del cosiddetto giudice unico. Ossia, il contenzioso che pendeva in Tribunale prima del 30 aprile 1995». 
E del nuovo rito, chi se ne occuperà? 
«Gli altri colleghi del tribunale mentre io ed il dottor Di Giacomo, per quanto riguarda il civile, ci occuperemo esclusivamente della sezione stralcio. Naturalmente, svolgeremo altre funzioni relative agli uffici già ricoperti. Per alcuni incarichi, al fine di agevolare il nostro compito, il presidente Mazzaroppi ha provveduto a farci sostituire». 
Ritiene che l'attuale organico dei magistrati del Tribunale sia in grado di far fronte alle esigenze dei cittadini? 
«Personalmente, sono convinto che il tribunale, sia a livello di magistrati che a livello di collaboratori, sia gravemente sottodimensionato. Ci vorrebbero dodici e non cinque giudici. Quello di Tempio non é il solo ufficio ad avere questi problemi. Lanusei e Nuoro vivono la stessa precarietà e sopperiscono alle carenze del personale con un grande impegno professionale. Solo così riusciremo a fornire un servizio il più celere possibile affinché le aspettative di giustizia dei cittadini siano soddisfatte». 
Vito Fiori