Caselli: mai parlato di abolire la Cassazione

da Il Corriere della sera del 21.9.99

Gentile Direttore: 
il Corriere della Sera del 19 settembre riporta una mia intervista sui temi della sicurezza e della giustizia. Riferendo con assoluta precisione le mie parole, Costantino Muscau espone - a proposito dei tre gradi di giudizio - questa mia tesi: «Vogliamo mantenerli (i tre gradi) perché riteniamo che appartengano alla nostra cultura e tradizione? Almeno facciamo qualcosa perché non si vada sempre, inesorabilmente, dal primo al secondo grado e in Cassazione, ma si proceda nei diversi gradi di giudizio solamente se c'è un senso. Introduciamo dei filtri, degli sbarramenti. Altrimenti il sistema scoppia». Sul Corriere della Sera del 20 settembre è comparsa un'intervista al Procuratore Tinebra nella quale Felice Cavallaro mi attribuisce invece la proposta di «ridurre a due i tre gradi di giudizio». Così modificando - credo per eccesso di sintesi - il mio pensiero. Quanto poi al Dott. Tinebra che addirittura mi attribuisce l'opinione di voler abolire la Cassazione, sarei curioso di sapere dove mai abbia letto o sentito di una tale mia opinione. A me non risulta. 
Gian Carlo Caselli, Direttore dell'Amministrazione penitenziaria