Mini-sanzioni per le cartelle «lunari» 

da Il Sole 24 ore del 22.1.99

ROMA — Mini-sanzioni per le irregolarità formali dovute alla complessità del 740 “lunare”. La buona notizia non è di oggi: risale a sei anni fa, più precisamente al Dl 14 maggio 1993, n.140, convertito con la legge 192/93. Erano i giorni caldi in cui milioni di contribuenti si arrovellavano intorno alle 58 pagine di istruzioni per la dichiarazione dei redditi, facendo calcoli e riporti, compilando quadri staccati e allegando documenti a chili.  Di fronte al disastro annunciato di un’operazione che viaggiava fuori controllo, il Parlamento intervenne prorogando i termini di presentazione delle denunce, ma anche alleviando sanzioni e soprattasse.  Quella legge torna ora a fare notizia, in occasione dell’invio, da parte del Fisco, di 4,5 milioni di ingiunzioni di pagamento frutto dei controlli su quel 740 maledetto. L’annuncio delle spedizioni, fatto dal ministero delle Finanze tre giorni fa, ha suscitato un diffuso allarme, anche perchè è fresco il ricordo della brutta pagina scritta l’anno scorso con lo scandalo delle “cartelle pazze”.
Molte voci si sono levate e continuano a levarsi per chiedere clemenza nei confronti di quanti avessero sbagliato in buona fede, vittime dell’assurdità del 740 “lunare”. Nessuno, però, ha richiamato l’applicazione di quella legge dello Stato che già da allora indicava la strada del perdono: non l’ha fatto neppure lo stesso ministero delle Finanze, che pure ha spiegato con ampi particolari la natura e la portata delle contestazioni in arrivo.
É dunque stata applicata la legge 192/93 a tutte le ipotesi previste (si veda l’articolo qui a fianco)? E la riduzione a un decimo delle penalità è stata messa in relazione con il nuovo regime sanzionatorio entrato in vigore lo scorso anno, come richiede il principio del favor rei, che impone la scelta delle condizioni più favorevoli al contribuente? Dal ministero e dalla società d’informatica Sogei giungono in via ufficiosa risposte positive ma, ovviamente, solo la verifica sulle contestazioni concretamente mosse potrà sciogliere i dubbi.
In pratica, i contribuenti che dovessero ricevere cartelle esattoriali relative ai redditi ’92 faranno bene a controllare se è stata applicata la riduzione del 90% delle penalità sugli errori formali e della soprattassa per insufficiente versamento d’imposta dovuto a errori nel calcolo delle detrazioni spettanti al posto degli oneri deducibili. Allo stesso modo, sarà opportuno verificare se è stato tenuto in considerazione lo sconto sulle maggiorazioni per i versamenti effettuati dopo il 18 giugno (ma entro il 15 luglio) del ’93.
In attesa dei riscontri, il Parlamento fiuta l’allarme e chiede di essere maggiormente informato sulla vicenda. Il presidente della commissione Finanze della Camera, Giorgio Benvenuto, ha annunciato ieri che, a partire dalla settimana prossima, convocherà una serie di audizioni, ascoltando i massimi dirigenti delle Finanze. «Non possiamo dare mazzate ai contribuenti in buona fede», ha detto. «L’evasione deve essere perseguita, ma occorre garantire che non si alteri il rapporto tra Amministrazione e contribuente. Bisogna conoscere i dati quantitativi, ma anche qualitativi, in modo da capire la tipologia degli errori che si sono verificati».
Anche l’Udr, con un’interpellanza al Governo, ha chiesto di conoscere se le ingiunzioni di pagamento indirizzate ai contribuenti riguardino imposte non dichiarate o, più semplicemente, irregolarità formali. E l’associazione artigiani di Mestre ha invitato tutte le realtà locali a mobilitare i Comitati tributari regionali per vigilare sulla nuova ondata di spedizioni. Per Francesco Serao, presidente nazionale dei dottori commercialisti, «è presto per dire se le cartelle esattoriali relative al 740 lunare siano veramente “pazze” oppure no». Tuttavia «è evidente che queste cartelle sottolineano l’astrusità di quel modello», per cui «l’Amministrazione finanziaria non dovrebbe richiedere ai contribuenti il versamento delle sanzioni».
Elio Silva