Criminalità, il piano D'Alema: più soldi, poliziotti e giudici 

da Il Giornale di Sicilia del 22.9.99

ROMA. Cinquecento miliardi in più per la sicurezza, l'assunzione di 6.000 uomini nelle forze di polizia e 5.000 impiegati civili che libereranno altrettanti agenti impegnati in lavori d'ufficio, sì alla sperimentazione del braccialetto elettronico per i detenuti in semilibertà, integrazioni e correzioni al pacchetto di sicurezza già presentato, valutare la possibilità di applicare la legge sulla mafia anche alle organizzazioni straniere che operano in Italia. Sono queste le decisioni prese dal governo durante il seminario a Villa Madama per 'migliorare - come ha detto il presidente del Consiglio Massimo D'Alema - la risposta dello Stato contro la criminalità'. Il Presidente del Consiglio ha spiegato che la sperimentazione del braccialetto per quanti sono agli arresti domiciliari inizierà quando entreranno in funzione le sale operative interconnesse, ricordando che quelle di Torino, Bologna e Roma saranno operative entro dicembre. 'In tema di criminalità - ha spiegato - il Governo deve dare una risposta ancora più forte anche se non si devono sottovalutare i risultati ottenuti finora'. Il Capo del Governo ha parlato di una certa crescita di furti e scippi anche in aree fino ad ora tranquille: 'Comprendiamo le ragioni di allarme - ha detto - per questo vogliamo migliorare la capacità di risposta dello Stato soprattutto dal punto di vista organizzativo e utilizzando le leggi che ci sono'. E c'è l'esigenza di inasprire la lotta agli scafisti anche se, ha detto, gli arresti sono raddoppiati e nei primi otto mesi dell'anno sono stati rimpatriati 45 mila clandestini. 'Non è vero - ha detto - che il nostro Paese è permeabile'. 'Il Governo discuterà domani (oggi, ndr) con la maggioranza sul pacchetto sicurezza', ha aggiunto D'Alema, che chiede al Parlamento 'un esame accelerato. Siamo aperti alle proposte della opposizione, ma il governo è innanzitutto tenuto a consolidare la volontà politica della maggioranza'. Lunedì vertice con questori e prefetti. 'Mi auguro che sia l'inizio di una lotta più serrata e incisiva contro la criminalità' ha commentato il ministro dell'Interno Rosa Russo Jervolino. Il ministro dell'Interno ha annunciato che alcuni provvedimenti non sono stati resi noti. 'Più magistrati non per infoltire il pubblico ministero, ma gli organi giudicanti' propone il procuratore nazionale antimafia, Pier Luigi Vigna, secondo il quale 'la legalità la dà il giudice'. Occorrono anche strutture di supporto per aiutare lo stesso giudice a decidere le limitazioni ai benefici per chi commette delitti con violenza o chi delinque 'per mestiere'. An ha replicato al procuratore di Milano, D'Ambrosio, illustrando tutte le sue proposte di legge che vanno dalla modifica della legge Simeone sulla notifica alla lotta contro l'immigrazione clandestina e alla revisione dei rapporti tra Pm e polizia. Tra le proposte, anche quella sulla possibilità di attribuire funzioni di polizia giudiziaria a quella municipale 'dando, perchè no' dicono ad An, 'anche la possibilità a quest'ultima di girare armata'. Per combattere il fenomeno della criminalità la Lega si affida ai sindaci, ai suoi sindaci, e ai cittadini: Umberto Bossi, a Varese, ha illustrato il progetto di un 'Ufficio per la sicurezza' da far nascere in tutti i comuni leghisti, di un 'gruppo volontario per la sicurezza e il controllo del territorio' che raccolga cittadini disposti a vigilare sull'ordine pubblico. -----