Piove sulla giustizia maceratese
da Il Messaggero del 22.9.99
di PAOLA PAGNANELLI
Con un bacino di utenza di 140.000 utenti, oltre 5.000 cause in arretrato,
14 giudici in servizio in una situazione di carenza di spazi, e l’acqua
che filtra dal soffitto, il presidente del tribunale di Macerata Giovanni
Rebori descrive la situazione del palazzo di giustizia cittadino e della
sezione staccata di Civitanova all’indomani delle riforme già avviate,
ed in vista di quelle in procinto di partire.
L’unificazione degli uffici di pretura e tribunale, la sostituzione
del collegio giudicante con il giudice unico, e l’istituzione del nuovo
giudice onorario, di cui si parla nel box a lato, sarebbero le soluzioni
per accelerare la definizione dei contenziosi. Soluzioni che però
aggravano la carenza di spazi dei tribunali, perché per più
giudici servono più aule. «Entrambe le strutture, Macerata
e Civitanova, sono insufficienti. Quella di Civitanova, che ha accolto
tutti i dipendenti della pretura di Recanati, era fatta per ospitare un
giudice. Ora, come sede staccata del tribunale di Macerata, ha tre magistrati.
Con il comune di Civitanova abbiamo dei contatti. Il modello potrebbe essere
Fermo, dove diversi uffici sono stati dislocati lungo una stessa via. Anche
a Civitanova sembra si possa realizzare una soluzione analoga. Per quanto
riguarda Macerata, i magistrati sono 11, e il senso della riforma è
proprio quello di far celebrare più udienze in contemporanea. In
merito, ho già sensibilizzato il commissario Colli. Quando ero presidente
a Fermo, Colli, prefetto di Ascoli, si adoperò generosamente ed
efficacemente per potenziare il palazzo di giustizia. Qui il problema è
stato trascurato. Già gli ufficiali giudiziari e i giudici di sorveglianza
sono nel prefabbricato». Oltre alla carenza di spazio, l’edificio
necessita di urgenti lavori di manutenzione, visto che all’ultimo piano
quando piove filtra l’acqua dal tetto. «Il comune ha stanziato circa
un miliardo per la messa a norma. Gli interventi serviranno a rendere vivibile
l’ultimo piano con un tetto, che impedisca le infiltrazioni di pioggia,
per adeguare l’impianto elettrico, che risale a 25 anni fa, e per mettere
a norma gli ascensori. Quelli attuali, quattro piccolissimi, non permettono
l’accesso ai disabili. Ne faremo due più grandi, tagliando il cemento.
Cento milioni sono serviti per l’aula penale, ora molto più efficiente,
perché può accogliere processi con 25 imputati, e perché
quando non è occupata dalle udienze penali può essere usata
da due giudici contemporaneamente». Anche per l’assise serve un’aula,
visto che Macerata copre anche Camerino, Fermo e Ascoli.
L'accorpamento di pretura e tribunale è avvenuto anche a livello
delle due Procure, oggi unificate e composte da sei magistrati inquirenti:
il procuratore Vincenzo Fanucci, il procuratore aggiunto Ennio Formiconi,
i sostituti Andrea Laurino, Massimiliano Rossi, Massimiliano Siddi e un
nuovo arrivo: Antonella Radaelli, che prenderà servizio il 30 settembre.
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