Polemica fra toghe per il posto

da Il Corriere della sera del 23.4.99

Toghe contro toghe: per difendere il proprio posto a Palazzo, dicono i maligni. «Sciocchezze», dicono loro: «E' che qui si sta creando un feudo delle Procure a scapito di noi giudici». Tant'è: per ribellarsi a quello che considerano un ingiusto «sfratto», i 28 giudici del Lavoro attualmente in servizio a Milano hanno fatto ricorso al Tar. Insieme a due gruppi di avvocati. Contro il ministero della Giustizia, contro il Comune, ma soprattutto contro la Commissione di manutenzione e i vertici della Corte d'Appello: colpevoli di «abuso di potere» - dicono - per aver deciso che le sezioni «Lavoro» della Pretura e del Tribunale sloggino dal Palazzo di Giustizia per insediarsi trecento metri più in là, nella palazzina dell'ex Itsos in via Pace. 
All'origine della decisione, in effetti, c'è la necessità di far spazio a Palazzo per l'entrata in vigore del giudice unico, prevista per giugno. Ma già due mesi fa, proclamando addirittura una giornata di sciopero, la magistratura del lavoro si era ribellata: «Perché - dicevano in sostanza - dobbiamo spostarci proprio noi, che abbiamo processi con centinaia di persone?». Ora, indicando in Borrelli il promotore dell'ultima scelta, aggiungono: «Evidentemente, il problema è politico: si è deciso di privilegiare la magistratura requirente a scapito della giudicante». 
«Sarebbe più logico - dicono i giudici del Lavoro - far spostare l'Avvocatura delo Stato». Che però, nella causa di fronte al Tar, dovrà difendere proprio la loro controparte.