Csm, primo sì a D'Ambrosio 

da La Stampa del 23.6.99

ROMA. Primo sì del Csm alla nomina di Gerardo D'Ambrosio a procuratore capo di Milano. La quinta commissione referente del CSM (5 voti a favore, un'unica astensione, quella del laico Michele Vietti, Ccd) ha infatti proposto all'assemblea plenaria il nome del coordinatore del pool di "Mani pulite" per la carica di procuratore della Repubblica di Milano, poltrona di cui è attualmente reggente e lasciata libera il marzo scorso da Saverio Borrelli. Ora, la proposta dovrà ottenere il "concerto" del ministro della Giustizia Diliberto. Poi, la parola finale al plenum del CSM. 
D'Ambrosio ha ricevuto la notizia mentre era in riunione con il sostituto Piercamillo Davigo nel suo ufficio al Palazzo di Giustizia. "La grande scommessa con me stesso - ha detto D'Ambrosio visibilmente soddisfatto - è quella di azzerare l'arretrato della Pretura prima del 2 gennaio", data in cui entrerà definitivamente in vigore la riforma del giudice unico. La Procura presso la Pretura ha ogni anno più di 300 mila notizie di reato. "Riceviamo in eredità da essa 61 mila procedimenti non registrati, cioè fermi dal '91, e un arretrato di 160 mila procedimenti per furti contro ignoti, e molti magistrati sono stati trasferiti", ha aggiunto D'Ambrosio.
Francesco Saverio Borrelli, da poco procuratore generale di Milano, si è detto "felicissimo" della proposta della commissione del Csm. "E' bene non sia mia intenzione precorrere gli eventi - ha detto Borrelli - dato che si tratta della prima tappa dell'iter, sono molto contento per il rispetto che porto a lui e all'intero ufficio". Poi Borrelli ha subito telefonato per congratularsi con quello che è stato per anni il suo "vice".
Napoletano, 69 anni il prossimo novembre, Gerardo D'Ambrosio ha trascorso a Milano gran parte della carriera, se si escludono i primi anni in magistratura nella città natale e a Grosseto. E' stato a lungo giudice istruttore e fu in questa veste che guidò l'inchiesta sulla strage di Piazza Fontana e numerose indagini sul terrorismo e sulla criminalità. Dopo una parentesi in Procura Generale, come sostituto, alla fine degli Anni 80 è divenuto Procuratore aggiunto al fianco di Borrelli. Un sodalizio durato quasi un decennio. Con l'esplosione di Mani Pulite nel '92, Borrelli gli affidò il coordinamento del Pool. [r. i.]