Stop di Palladino: «Le udienze
finiscono alle 15»
da Il Mattino del 23.9.99 La magistratura si adegua ai nuovi tempi stabiliti d’accordo con gli
avvocati, alla durata massima delle udienze che si protraggono in orario
pomeridiano, stabilita finora alle 15.00. Ieri la prova. Era in corso,
in pretura, un processo per questioni di... salsicce. Presunta frode in
commercio. Difensore Alberico Villani. Il pretore di Avellino Rizzo era
consapevole che i lavori sarebbero andati ben oltre le ore 15.00. Erano
ancora parecchie le cause iscritte a ruolo. Impossibile chiudere entro
l’orario stabilito. Si stava procedendo tra qualche mugugno. Fino a quando
non è intervenuto Fulvio Palladino, presidente del Tribunale facente
funzioni, ed ha imposto il rispetto dell’orario di chiusura delle udienze:
le ore 15.00. Non si può soprassedere. Gli impegni sottoscritti
vanno rispettati. L’azione del giudice Palladino è stata particolarmente
apprezzata dai presenti. La storia dei processi che si prolungavano senza
scadenze precise d’orario è stata al centro di un autentico braccio
di ferro tra avvocati e giudici, tant’è che i primi hanno già
proclamato, in passato, vari mesi di sciopero. Una questione collegata
alla necessità di assicurare spazio congruo al lavoro d’ufficio,
allo studio dei procedimenti e delle cause, all’organizzazione dei dibattimenti.
Poi c’era stato l’accordo, siglato anche grazie alla disponibilità
del giudice Fulvio Palladino. Il provvedimento dell’ex consigliere pretore
Palladino aveva sancito la fine del lungo braccio di ferro. La questione
pare finalmente avviata alla normalità. Molti giudici si stanno
adeguando alla disposizione. E l’intervento di ieri pomeriggio di Palladino
va nel senso auspicato dagli avvocati. I processi sono stati rinviati ad
altra data. Gli avvocati presenti hanno mostrato di gradire il rispetto
dell’accordo. Al pari dei testimoni, spesso costretti ad attendere per
ore inutilmente l’inizio d’un processo.
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