Le
sezioni stralcio pronte a fare il pieno di giudici
da Il Sole 24 ore del 24.2.99
ROMA — Un po’ trafelati, con qualche assenza di troppo (di chi aveva
sottoscritto frettolose dichiarazioni d’impegno), ma pronti a riempire,
o quasi, i mille posti di giudice onorario aggregato nelle sezioni stralcio
che dovranno smaltire, entro il 2002, quasi 800mila vecchie cause civile
pendenti davanti ai tribunali italiani. Dovrebbero essere intorno ai 700
i candidati che hanno presentato domanda entro l’8 febbraio scorso ai 26
presidenti di Corte d’appello e al centinaio di consigli giudiziari, a
fronte dei 603 posti a concorso (essendo già coperti gli altri 397).
I dati, tuttora provvisori, consentono analisi più attendibili,
e più confortanti, rispetto alle prime rilevazioni, compiute qualche
giorno prima della scadenza (si veda «Il Sole-24 Ore del lunedì»
dell’8 febbraio ’99). I notai sono 247: molto meno degli 850 che si erano
detti disponibili (e questo si sapeva), ma in numero adeguato a fronteggiare
le necessità, insieme con gli altri candidati, soprattutto avvocati
oltre a uno sparuto gruppo di docenti universitari.
Il numero complessivo di queste categorie non è ancora noto:
fino a ieri al Consiglio superiore della magistratura erano state segnalate,
da 19 distretti, 270 candidature. Tra i sette distretti dai quali si attendono
notizie figurano i tre maggiori: Roma, Milano e Napoli, con Catania, Catanzaro,
Campobasso e Messina. I posti disponibili in questi sette distretti sono
202, un terzo del totale. Se è lecito, con tutte le cautele del
caso, applicare il criterio proporzionale, si può dire che le domande
dovrebbero essere non meno di 130-150; probabilmente non è azzardato
aspettarsene 200, perché nei grandi centri la concentrazione di
potenziali candidati è maggiore rispetto alla media dei distretti.
A questo punto basta tirare le somme: 247 notai in tutta Italia; 270
domande certe dalle altre categorie in 19 distretti; 150-200 domande attese
nei restanti sette. Totale, 670-720 domande, per 603 posti. Per quanto
la selezione non possa avvenire su una rosa ampia — tantomeno sulla terna
che i consigli giudiziari, a rigor di bando, dovrebbero proporre al Csm
per ciascun posto — è ragionevole ritenere che la gran parte dei
candidati possieda effettivamente i requisiti, almeno quelli formali; tanto
più ciò dovrebbe essere vero per i notai. Alla fine, tutti
o quasi i posti saranno dunque coperti.
Non nasconde la soddisfazione il presidente del Consiglio nazionale
del notariato, Gennaro Mariconda, che pochi mesi fa aveva ereditato, con
molti compiti prestigiosi, anche questa incomoda vicenda: «Mi ero
detto fiducioso che i notai avrebbero dato un contributo decisivo per la
copertura dei posti. Questo conta, e questo avverrà». Aggiunge,
il presidente, che alcune modifiche in corsa (soprattutto l’innalzamento
a 35 anni dell’età minima), nonché una più attenta
valutazione delle incompatibilità (per esempio, parenti stretti
di giudici nel distretto), ha comportato anche rinunce forzate.
Sarà ora importante verificare l’omogenea ripartizione delle
domande nei circondari, in relazione ai posti disponibili. In linea di
massima le cose dovrebbero andare abbastanza bene, salvo che in Calabria,
dove pare che le domande siano scarse, rispetto ai 30 posti vuoti di Catanzaro
e ai 17 di Reggio. In Sardegna invece (30 posti) le cose sarebbero andate
meglio del temuto.
A.Cia.
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