Aiuti fiscali per chi ha inquilini morosi

da Il Corriere della sera del 24.6.98

Re. Ge., 
Riforma degli affitti al via e intesa tra Abi, banche e associazioni dei consumatori per ridurre automaticamente il tasso dei mutui ormai fuori mercato. Queste due importanti novità emerse ieri sulla casa. Partiamo dai finanziamenti. 
Mutui. Buone notizie per chi sta pagando interessi molto alti, superiori anche al tasso d’usura. Ieri all’Abi si è conclusa la lunga serie di incontri tra alcune associazioni (Acu, Adiconsum, Adoc, Federconsumatori, Lega consumatori, Acli, Movimento consumatori e Unione nazionale consumatori) e 15 banche per affrontare in maniera pragmatica il tema di come rinegoziare i mutui a tasso fisso erogati qualche anno fa e diventati molto onerosi (Ambroveneto, Banca Mediocredito, Banca Sella, Bnl, Cab, Cariplo, Carisbo, Comit, Credito italiano, Fonspa, Italfondiario, Mediovenezie banca, Monte Paschi, Popolare di Novara e San Paolo). 
Le conclusioni degli incontri saranno rese note solo domani, ma è possibile anticipare una delle soluzioni allo studio.
Qualche banca ha detto che ridurrà al 7,95%, sempre fisso, tutti i tassi superiori. Altri istituti stanno pensando a un 8,20%. Comunque non sarà necessario modificare il contratto e non dovrebbero esserci spese. Questa soluzione è però limitata a quei casi, pare una larga maggioranza, in cui il finanziamento non è stato «coperto» con la raccolta a tasso fisso.
In questa evenienza dovrà essere adottata una soluzione ad hoc. Le banche si sono dette disponibili anche a ridurre di molto le penali per chi vuole estinguere il mutuo per farne un altro, con lo stesso istituto. 
Affitti. Via libera della Commissione Ambiente della Camera al testo sulla riforma delle locazioni che prevede due canali: libero mercato (durata quattro anni più altri quattro) e affitto contrattato (tre anni più due se non c’è accordo sul rinnovo). In sede redigente, il disegno di legge andrà in aula a Montecitorio domani e, salvo crisi di governo, potrebbe uscirne già venerdì. Infatti, la Camerà dovrà solo approvare (o bocciare) articolo per articolo e poi votare tutto il testo.
«Sono soddisfatto perché abbiamo raggiunto un equilibrio difficile - ha detto il relatore Alfredo Zagatti (Ds) -, ora spero che non venga ribaltata questa posizione perché sarebbe molto complicato ricostruirla». Obiettivo è di avere la legge entro il 31 ottobre, scadenza della proroga delle commissioni prefettizie per gli sfratti. 
Tra le novità più importanti introdotte in questi giorni c’è la possibilità per i proprietari di usufruire del credito d’imposta per i redditi versati ma non riscossi a causa della morosità dell’inquilino. In pratica, oltre a non dover pagare le tasse sui canoni non incassati - dal momento della sentenza a quello del rilascio dell’immobile -, il locatore andrà in credito
d’imposta per quelli non incamerati fin dal momento in cui il giudice riconosce la morosità (e per i quali ha versato Irpef).
Sono stati trovati altri 14 miliardi per questa ulteriore copertura finanziaria (42 l’anno a regime). 
Altra novità, spiega Zagatti, è il mantenimento in vita dell’articolo 7 della vecchia legge 392/78: in caso di vendita dell’immobile, l’inquilino non sarà sfrattato, ma rimarrà fino alla fine del contratto di locazione. Tra le cause utili per dare la disdetta (che è sempre di 6 mesi) è però prevista la necessità del proprietario di vendere l’immobile se è l’unico posseduto. In mancanza di accordo tra sindacati inquilini, associazioni della proprietà e Comuni, entro 4 mesi il ministro
dei Lavori pubblici Paolo Costa interverrà per stabilire le condizioni del contratto.