Gli avvocati: a Latina non esiste giustizia

da Il Messaggero del 24.11.99

di ANTONIO DE FLORIO
ROMA - Avvocati e giudici, una volta soltanto, uniti nella lotta. Come i magistrati di Santa Maria Capua Vetere, gli avvocati di Latina hanno comprato due pagine intere di quotidiani per denunciare i loro disagi. E, ieri, un centinaio di essi, con la toghe sulle spalle e qualche cartello sul petto, ha sfilato, rigorosamente in silenzio, davanti a palazzo dei Marescialli, sede del Csm. 
«La giustizia non esiste», titola il manifesto degli avvocati latini. E spiega: «L’organico dei giudici del nostro tribunale è fissato in 36 unità. Sono del tutto insufficienti. Già nell’ormai lontano ’93 uno studio del Consiglio superiore della magistratura evidenziò, sulla base del rapporto giudici/carichi di lavoro, la necessità di aumentare l’organico di nove unità. Siamo ormai all’anno 2000 e, per effetto dei maggiori carichi, ne dovremmo avere almeno 50». 
Invece, attualmente, i magistrati in servizio nel capoluogo pontino sono meno di 36: sette sono stati trasferiti, due sono in maternità e uno sta per andare in pensione. La conseguenza? «Migliaia di fascicoli di procedimenti sono chiusi negli armadi - dice Michele Pierro, presidente dell’Ordine degli avvocati di Latina, che con una delegazione è stato ricevuto dal vicepresidente del Csm Giovanni Verde - I tempi di attesa per ottenere una sentenza sono biblici. La situazione più disastrosa è nel settore civile. Ci sono aziende che rischiano di fallire perché non riescono a recuperare i propri crediti; le procedure fallimentari sono lunghissime: un solo giudice deve gestire più di 1.100 processi. Per non parlare delle cause del lavoro: famiglie sul lastrico perché il capofamiglia non ottiene in tempo gli stipendi dovuti. No, così, non possiamo andare avanti». 
Il vicepresidente del Csm ha assicurato che nei prossimi mesi sarà mandato qualche magistrato a Latina. «Il professor Verde ci ha spiegato - racconta l’avvocato Pierro - che nelle altre città i tribunali mediamente hanno un undici per cento di magistrati in meno rispetto agli organici. Latina, purtroppo, primeggia: siamo a meno 25 per cento. Ma delle statistiche non sappiamo che farcene». 
Gli avvocati restano sul piede di guerra. Sono in sciopero dal 12 luglio scorso. «Avevamo pensato - spiegano - di acquistare lo spazio pubblicitario di alcuni giornali per denunciare lo sfascio della giustizia, ma i magistrati di Santa Maria Capua Vetere ci hanno preceduto. Ora lo abbiamo fatto anche noi e studieremo altre forme di protesta per non finire nel dimenticatoio». 
Qualcuno sostiene che, specialmente per i penalisti, i processi portati per le lunghe favoriscono la prescrizione dei reati e gli interessi dei clienti... «Ma scherziamo? - ribatte l’avvocato Pierro - la prescrizione scatta dopo 4 o 5 anni solo per le contravvenzioni; per i reati più gravi ci vogliono 15-20 anni. No, è interesse di tutti celebrare i processi: e per farli, ci vogliono i giudici e il personale amministrativo. Il governo non può continuare a ignorare il problema».