Infortuni,
più tutela per i cittadini
da Il Mattino del 26.4.99
Contro la proposta di legge dell’Isvap, l’ente di vigilanza delle compagnie
di assicurazione, e a favore di una giustizia unica europea, avvocati e
magistrati hanno denunciato la mancanza di tabelle uniformi in materia
di risarcimento integrale del danno alla persona.«Non esiste una
legge uguale per tutti dalla Corte d’appello di Napoli a quella di Milano
a quella di Sanit Raphael in termini di liquidazione e la proposta dell’Isvap
è in contrasto con i princìpi costituzionali». È
il «je accuse» del mondo giuridico a conclusione della due
giorni al Maschio Angioino di Napoli organizzata dall’Associazione Valore
Uomo, con l’alto patronato del Senato della Repubblica e il patrocinio
dell’Ordine degli avvocati di Napoli, del Comune di Napoli e del quotidiano
«Il Mattino».
Secondo indiscrezioni la proposta dell’Isvap, che di fatto sposterebbe
il potere giurisdizionale dalla sede del tribunale agli studi dei medici
legali, potrebbe essere presentata sotto la forma di decreto legge. «È
un fatto gravissimo - ha sottolineato l’avvocato Giuseppe Mazzucchiello
- non perché non abbiamo fiducia nel medico legale ma quest’ultimo
è uno ”scientifico” con il compito di accertare e constatare tecnicamente
il danno, mentre spetta al magistrato tutelare l’infortunato purché
le sue istanze vengano ben presentate».
La protesta non è solo dell’avvocatura - hanno tenuto a precisare
i relatori del convegno - ma del cittadino, i cui diritti vengono calpestati.
Il magistrato Giovanni Battista Petti ha illustrato i principali obiettivi
del convegno teso a mettere in luce anche la questione delle tabelle che
non tutelano attualmente il cittadino che subisce un danno perciò
sono opportune delle riforme. Bartolomeo Quatraro della sesta sezione civile
del Tribunale di Milano ha puntato il dito contro la «persistente
inerzia del legislatore che continua ad ignorare un problema reale di enorme
portata economica e sociale» nonostante i continui tentativi, da
dottrina a giurisprudenza per elaborare criteri omogenei di liquidazione
del danno biologico.
Il problema esiste anche in altri Paesi europei, come la Francia e
la Spagna. Nella sessione di ieri mattina gli avvocati Josep Gajo e Roland
Gras, rispettivamente del Foro di Barcellona e di quello francese di Saint
Raphael, hanno proposto una soluzione attraverso l’intervento concreto
del Parlamento europeo che «deve prendere coscienza dell’esigenza
di una valutazione omogenea del danno e della vita umana in tutti i Paesi
del mondo». «Non è giusto - ha dichiarato Gras - che
una persona vittima dello stesso incidente sia risarcita in maniera diversa
negli Stati Uniti, in Italia e in Francia». Intanto le proposte del
’75 all’ordine del giorno del Consiglio d’Europa - è stato annunciato
nel corso dei lavori - dovrebbero diventare prossimamente una direttiva
europea.
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