Europa
e criminalità: dibattito con Vigna
da Il Mattino del 26.5.99
Il procuratore nazionale Antimafia Pierluigi Vigna torna oggi al Belvedere
di San Leucio per coordinare i lavori di un importante seminario organizzato
dalla Scuola di Specializzazione in diritto ed economia delle Comunità
europee della facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università.
Si parlerà di «Cooperazione comunitaria per la sicurezza interna
e la lotta alla criminalità organizzata», tema di evidente
attualità sul quale il direttore della Scuola, Gaetano Liccardo,
ha chiamato al confronto politici, parlamentari, esperti. Sono annunciati
infatti tra gli altri gli interventi del vicepresidente del Senato, Domenico
Contestabile (che presiederà l’incontro), dei senatori Michele Pinto
e Massimo Villone, rispettivamente presidenti della Commissione giustizia
e della Commissione affari costituzionali di Palazzo Madama, del deputato
Vincenzo Siniscalchi, del generale della Guardia di finanza D’Isanto, dei
docenti universitari Jossa, Limone, Patalano, Chieffi, Sico, Amatucci,
Pansini, il sostituto procuratore della Corte dei Conti, Sfregola. In apertura
i saluti del sindaco Falco, del rettore della Seconda Università,
Grella, del direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione
Europea Gerardo Mombelli.
Un parterre di grande prestigio, come si nota, a dimostrazione da un
lato della credibilità raggiunta dalla facoltà e dalla Scuola
che ha iniziato l’attività poco meno di due mesi fa; dall’altro
del prestigio dell’ateneo casertano, che ha fatto della vocazione europea
il suo fiore all’occhiello. E poi c’è l’indiscutibile interesse
per un tema sul quale l’Unione europea si misura da tempo. Dice Liccardo:
«Giovedì (domani, ndr) il consiglio europeo si riunisce per
discutere della cooperazione comunitaria agli stati nazionali per la sicurezza
interna e la lotta alla criminalità. Noi ci occupiamo della stessa
questione con due riferimenti ben precisi: la prevenzione nella lotta alla
criminalità organizzata e la repressione in sede di giustizia penale.
Sotto il primo aspetto ribadiremo l’esigenza di un coordinamento effettivo
dei controlli finanziari, in particolare per ciò che concerne la
massa monetaria e la gestione corretta del pubblico denaro. Per quanto
riguarda invece la repressione approfondiremo il raccordo tra pubblica
accusa e difesa erariale, nell’interesse superiore della certezza del diritto
di un equo processo e della tutela delle libertà individuali».
Il tutto senza dimenticare l’attualità delle riforme istituzionali,
sollecitate proprio ieri dal Capo dello Stato, e la drammatica emergenza
terroristica con l’uccisione di Massimo D’Antona.
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