Il Giudice unico

da Il Mattino del 28.4.99

GIGI DI FIORE 
È stato partorito da pochi giorni e già provoca le prime reazioni. Il nuovo progetto organizzativo del Tribunale, preparato dal presidente facente funzioni Renato Vuosi con l’apporto di un pool di magistrati del settore giudicante, è ora tra i motivi di un’assemblea, convocata quasi all’improvviso dai penalisti. Venerdì la Camera penale ha proclamato un’astensione per la riunione. Pacchetto principale del confronto saranno quelle che vengono definite le «problematiche a livello locale». In primo luogo, il nuovo assetto organizzativo del Tribunale, su cui la Camera penale avrebbe gradito una «preventiva consultazione». E lo scrivono nel loro documento, nel quale parlano anche di «oggettive disfunzioni degli uffici giudiziari», nonchè di «orari e disorganicità delle udienze». 
Nasce dunque, affiancata ai temi nazionali (il pacchetto anticrimine in discussione in Parlamento, le riforme sul codice di procedura), una «vertenza giustizia» tutta napoletana. Venerdì la prima assemblea, la settimana successiva (giovedì sei maggio) un secondo appuntamento regionale. 
E sono prevedibili i principali aspetti, contenuti nel progetto organizzativo del presidente Vuosi (sulla base delle indicazioni di una circolare del Csm, firmata agli inizi del mese dal vice presidente Giovanni Verde), che possono aver suscitato le perplessità dei penalisti. Nelle 117 pagine distribuite a tutti i giudici di Tribunale e Pretura, nonchè al presidente dell’Ordine forense, si prevede il criterio della «semispecializzazione» tra le nove sezioni. Poi si ipotizzano riunioni periodiche di consultazione tra magistrati giudicanti e requirenti, anche con il presidente dell’Ordine degli avvocati, per l’attovità processuale. Complessa l’articolazione delle udienze, in una redistribuzione di carichi nelle sezioni, dove tutti i magistrati celebreranno a turno processi monocratici e collegiali. Sette le sezioni distaccate (Afragola, Capri, Frattamaggiore, Ischia, Marano, Portici, Pozzuoli) dove si terrano soltanto udienze monocratiche. 
Su un altro aspetto, poi, insiste il presidente Vuosi: la necessità, nell’attuale sistema organizzativo e con l’attuale alto numero di pendenze, del ricorso ai giudici onorari, gli avvocati parzialmente prestati alla magistratura. Nel documento organizzativo si parla di «particolare problema», ma i vice pretori onorari attualmente sono ben 117. Scrive il presidente Vuosi: «La incidenza del lavoro da loro svolto non può essere affatto considerata trascurabile». Qualche dato: gli avvocati-magistrati nel ’98 hanno assicurato la sostituzione di magistrato togati in 262 casi di assenza o impedimento nei processi ordinari; 74 casi nei procedimenti di riesame. In Pretura, poi, i vice pretori onorari sono 36 e celebrano un’udienza settimanale. Le cifre finali parlano di 782 processi conclusi grazie ai vice pretori onorari (il 6,9 per cento). Il dato aumenta per le sedi distaccate: 1279 processi conclusi (il 14,2 per cento). Insomma, per le carenze di giudici e i problemi di organico, il sistema penale non può fare a meno dei vice pretori. E infatti anche per il futuro il presidente scrive che l’uso degli avvocati-magistrati deve «ritenersi legittimo» Aggiungendo: «Va evitata, come raccomanda il Csm, la supplenza con i giudici onorari nei collegi per i quali le esigenze di specializzazione richiedono la piena professionalità di tutti i componenti». 
Un argomento delicato, su cui già in passato gli avvocati hanno manifestato le loro idee, criticando il ricorso frequente ai vice pretori onorari. Un altro argomento, dunque. sicuramente in discussione venerdì prossimo. La riorganizzazione del settore giudicante, in vista della riforma del giudice unico, partorisce i primi confronti tra gli operatori. Ma il trapasso sarà graduale. Fino a dicembre, si legge nel documento, si dovrà provvedere principalmente «all’eliminazione dei processi pendenti». Da gennaio prossimo fino a luglio il nuovo sistema dovrebbe entrare parzialmente in funzione, con delle variazioni tabellari. Un periodo in cui dovranno comunque essere eliminate le vecchie pendenze. La nuova organizzazione, invece, sarà completamente operativa dopo il luglio del prossimo anno. Ma fino ad allora, c’è da starne certi, i confronti e lo scambio di opinioni su una struttura che interessa migliaia di utenti, non mancheranno. A cominciare da venerdì.