«Basta parole, dateci il Tribunale»

da Il Mattino del 28.4.99

DOMENICO MAGLIONE 
CASORIA La riforma giudiziaria con l'istituzione del giudice unico non dovrebbe subire altri rallentamenti ma a Casoria ancora non si conosce il destino della Pretura di via Pio XII. Arriverà il Tribunale o resterà soltanto una sezione distaccata? O, tutto resterà fermo come era stato deciso, cioè ci sarà la soppressione e basta dell'attuale struttura giudiziaria? Quest'ultimo non è soltanto una ipotesi, ma una forte perplessità che assale gli operatori della camera forense casoriana ai quali non bastano più le garanzie ricevute, anche con incoraggianti frasi di routine, dai politici di turno. «Stimiano e ringraziamo quanti veramente stanno facendo tanto per la sopravvivenza della struttura giudiziaria di Casoria - afferma il segretario della locale camera forense, Giovanni Liccardo - Ma allo stato non ci bastano più le parole: vogliamo che tutte le promesse, tutti i buoni propositi si traducano in qualcosa di più concreto per evitare di scendere nuovamente in piazza a manifestare». 
Anche il sindaco Giosuè de Rosa, comunque, è nella schiera degli ottimisti. «Non so se arriverà il Tribunale ma certamente la Pretura non verrà soppressa». Traduzione: male che vada in città resterà una sezione distaccata del Tribunale. Ma di quale? Di quello di Marano o di Napoli, sede quest'ultima più congeniale e geograficamente anche più vicina a Casoria? «Resto fiducioso in una più equilibrata distribuzione dei tribunali metropolitani nella periferia napoletana. Credo che Pozzuoli e Casoria saranno alla fine le sedi più logiche per gli istituendi tribunali», ribatte il sindaco. Resta il fatto che in mano agli operatori della giustizia del comprensorio Casoria-Arzano-Casavatore al momento resta il classico pugno di mosche. E a dimostrazione che le parole non incantano più, c'è la dura dichiarazione di alcuni avvocati: «Facciamo il Tribunale, istituiamo i parcheggi, rendiamo più confortevole l'attuale struttura: sono veramente bravi i politici, ma a conti fatti si sono perfino dimenticati di inserire una manciata di denari nel bilancio di previsione del Comune. Ma allora: combattiamo una battaglia senza la spada? O vogliamo illuderci che tutto filerà liscio come l'olio solo perchè ce l'hanno garantito a Roma?». E aggiungono: «La verità è che si perde tempo senza che sulla carta venga stabilito qualcosa di definitivo». 
L'istituzione di un eventuale Tribunale a Casoria non finirebbe per trasformarsi in una lotta di campanile tra la quarta città della Campania e Marano. Perchè quest'ultimo comune al massimo entrerebbe in competizione con Pozzuoli, città ultimamente indicata per ubicarvi il Palazzo di giustizia sotto la cui giurisdizione ricadrebbero i comuni dell'area flegrea. 
Una siffatta riorganizzazione lascerebbe tutto come prima invece per Frattamaggiore e Afragola, dove le rispettive preture diventeranno sezioni distaccate del Tribunale di Casoria. Una scelta, quest'ultima, che renderebbe il giusto merito ad una città che può vantarsi di avere una delle strutture giudiziarie più confortevoli e capienti del Mezzogiorno ma anche una rete di infrastrutture e assi viari che consentirebbero agli operatori della giustizia spostamenti veloci. L'unico intoppo è quello di rendere più capiente il parcheggio. Ma in questo il Comune ha assicurato già una strategia d'intervento che riuscirebbe a mettere in atto in un baleno appena arriverebbe il definitivo «ok» dal Ministero di Grazia e Giustizia. Proprio per sollecitare questo lasciapassare una delegazione di avvocati marcerà nuovamente su Roma per essere ricevuta da qualcuno dei più stretti collaboratori del Guardasigilli, Oliviero Diliberto.