Vecchione:
«Schedare i pregiudicati immigrati»
da Il Mattino del 28.3.99
PROPOSTA AL GUARDASIGILLI
Rilevare le impronte digitali in modo uniforme tra forze di polizia
e operatori della giustizia per consentire l’identificazione certa di una
persona evitando, così, che possa sfuggire, spacciandosi per un’altra,
all’applicazione di un provvedimento giudiziario o, anche, all’esecuzione
di una condanna. Questa la «ricetta» proposta dal Procuratore
della Repubblica di Roma Salvatore Vecchione per ovviare agli inconvenienti
ai quali i magistrati vanno incontro quando indagano su stranieri, specie
extracomunitari (indagati, denunciati e pregiudicati), che forniscono generalità
false, o parzialmente diverse, o che sono in possesso di documenti di identità
non validi. La proposta, contenuta in un documento di otto pagine, è
stata rivolta dal capo dell’ufficio del pubblico ministero della Capitale
ai ministeri di Grazia e Giustizia e dell’Interno e presuppone «l’istituzione
di un effettivo collegamento, preferibilmente telematico, tra le forze
dell’ordine, il casellario centrale di identità della polizia scientifica,
il Dap, il casellario giudiziale centrale e gli uffici giudiziari».
La proposta di Vecchione prende spunto dall’assenza di un casellario dei
carichi pendenti che consenta di accertare in tempi rapidi l’effettiva
posizione giudiziaria dell’indagato, o detenuto.
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