I giudici chiedono l'intervento del Csm 

da Il Giornale di Sicilia del 28.11.99

ROMA. Il documento dell'Associazione nazionale magistrati che definisce 'inammissibili' gli 'attacchi personali' rivolti ai magistrati è arrivato poco prima delle 19, dopo che per tutta la giornata era stato chiesto, addirittura invocato, l'intervento del parlamentino dei magistrati sul caso del Gup di Milano Alessandro Rossato e sull'offensiva che nei suoi confronti è stata avviata da Silvio Berlusconi e poi ampliata dal Polo. Ma prima del documento approvato all'unanimità nel quale si 'respinge ogni tentativo di intimidire e condizionare i magistrati nell'esercizio delle loro funzioni', il presidente dell'Anm Mario Cicala era stato molto più tipiedo sulla vicenda. Secondo lui non era il caso di 'dare spazio a polemiche sterili, pretestuose, che mi sembra rientrino più nel folclore che nella dialettica'. Cicala aveva addirittura rivendicato la scelta di non replicare ad affermazioni come quelle di Berlusconi che 'si commentano da sole'. Il predecessore di Cicala alla guida dell'Anm, Antonio Martone, si era spinto oltre, criticando il momento scelto per il rinvio a giudizio: 'Personalmente avrei aspettato qualche giorno per decidere, per evitare, nell'imminenza di elezioni, qualunque sensazione di interferenza tra giustizia e politica. Certe coincidenze temporali possono dare la sensazione che vi siano interferenze tra politica e giustizia'. Ma dal mondo della magistratura il coro di sdegno e di solidarietà nei confronti del gup Rossato è stato unanime ed è diventato una sorta di pressing al quale Cicala, in serata, non ha più potuto sottrarsi. Aveva cominciato, ieri mattina, il capo del Gip di Milano Renato Samek Ludovici: 'Credo spetti al Csm o all'Anm assumere una posizione a tutela della dignità professionale dei magistrati ed evitare che si formi un'opinione distorta sull'immagine della giustizia'. Ludovici aveva chiesto al Csm 'tempestività ed incisività' 'Confido - ha invece ripetuto Francesco Saverio Borrelli - che sia il Csm che l'Anm vorranno assumere iniziative per arginare questo tipo di truculenti interventi sull'operato della magistratura ed evitare che si ripetano in futuro'. Una riunione urgente del plenum del Csm alla presenza del Capo dello Stato è stata chiesta dal magistrato Armando Spataro, componente del Csm, come 'necessario intervento istituzionale': 'Ciò che è accaduto non riguarda solo Rossato, ma le regole fondamentali della democrazia perchè minacciare denunce nei confronti di un magistrato per il suo ufficio è non accettare le regole su cui si fonda il patto sociale. Il Csm non può pretendere il riserbo dai magistrati e non intervenire'. Poi anche i gruppi di Magistratura democratica ed i laici del centrosinistra hanno chiesto un'assemblea plenaria del Csm per tutelare 'l'onore professionale e la dignità del giudice Rossato e di tutti gli altri magistrati colpiti in questi giorni da offese di inaudita violenza'. Da Bologna il vicepresidente del Csm Giovanni Verde ha però frenato: 'Di casi particolari e specifici non parlo'. Poi, quando gli hanno chiesto della riunione del Csm a tutela di Rossato, ha risposto: 'Porterò la richiesta al plenum. Sarà il plenum stesso a valutarla'. ----