Sezioni stralcio, via al concorso-bis 

da Il Sole 24 ore del 29.12.98

ROMA — Le sezioni stralcio ci riprovano, sperando nella partecipazione dei notai. Dopo il flop del primo reclutamento è al nastro di partenza il secondo bando di concorso per i posti ancora vacanti — 603 su 1.000 —di giudice onorario aggregato. Concorso che, accanto agli avvocati, ora mette i notai tra i possibili candidati. I mille giudici dovranno smaltire, in cinque anni, lo spaventoso arretrato di cause civili che soffoca i tribunali, in vista dell’entrata in vigore, il 2 giugno prossimo, del giudice unico di primo grado.
Il ministero della Giustizia ha comunicato che il bando sarà pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale», serie concorsi ed esami, n. 100 di oggi, 29 dicembre. «Rispetto al precedente concorso — ricorda il ministero — a seguito delle modifiche apportate dalla legge 276/97 in materia di requisiti degli aspiranti giudici onorari aggregati, è stato ampliato l’ambito delle categorie professionali che possono concorrere: potranno così partecipare i notai, anche in pensione, e gli avvocati iscritti in un consiglio dell’Ordine avente sede in un distretto diverso rispetto a quello del posto per il quale si concorre». Inizialmente, invece, gli avvocati avevano l’obbligo di cancellarsi dall’Albo per poter esercitare le funzioni di giudice aggregato.
Le domande, prosegue il comunicato del ministero, dovranno essere indirizzate al Csm e presentate — entro sabato 6 febbraio — al presidente della Corte d’appello nel cui distretto il richiedente intende essere assegnato. Non potranno essere presentate per più distretti e non potranno indicare più di tre sedi nell’ambito del distretto prescelto.  Sarà il Consiglio superiore della magistratura a scegliere i candidati da una rosa selezionata a livello locale dai Consigli giudiziari. Con i decreti di nomina del ministero i giudici andranno a completare le fila delle sezioni stralcio presso i tribunali che hanno già iniziato a funzionare, l’11 novembre scorso, a ranghi ridotti, con meno del 50% dei magistrati previsti.