Omicidio
Michele Ciarlo, il sindaco Aldo Di Vito rappresenterà l’Ordine
da Il Mattino del 30.1.99
MASSIMO BARBA
Potrebbe essere l’avvocato Aldo Di Vito, primo cittadino di Nocera
Inferiore, il legale per la costituzione di parte civile dell’ordine forense
nocerino, nel procedimento giudiziario a carico dei mandatari e degli esecutori
materiali dell’omicidio di chiaro stampo camorristico del noto penalista
di Scafati Michele Ciarlo.
Questo è quanto ha deciso, nel pomeriggio di ieri, il consiglio
dell’ordine forense riunitosi in seduta straordinaria presso i locali al
secondo piano del palazzo di Giustizia di Nocera Inferiore.
«Il consiglio all’unanimità ha indicato l’avvocato Aldo
Di Vito come legale per la costituzione di parte di civile dell’ordine
per il procedimento a carico degli uccisori dell’avvocato Ciarlo»,
ha dichiarato al termine della riunione l’avvocato Michele Alfano, presidente
del consiglio dell’ordine forense di Nocera Inferiore.
Di certo, ora, bisognerà aspettare se il primo cittadino di
Nocera Inferiore intenda accettare o meno l’incarico affidatogli dal consiglio
dell’ordine di difendere la memoria del noto penalista ucciso dalla mano
della camorra. Anche se la prima udienza della fase dibattimentale è
già stata fissata tra poco più di una settimana, sempre secondo
il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati Alfano, ci sarebbe
tutto il tempo per predisporre gli atti necessari al procedimento giudiziario.
La vicenda
Michele Ciarlo, noto penalista scafatese fu ucciso all’interno del
suo studio legale di Scafati il 22 marzo del 1995. Ad emettere la sentenza
di morte, secondo la pubblica accusa, fu Carmine Acquino dell’omonimo clan
camorristico operante a Scafati. Ciarlo, difensore di fiducia di Visciano,
deceduto successivamente per aver contratto l’aids, fu colpito a morte
nel suo studio, in un appartamento di via De Gasperi, nello stesso immobile
che ospita l’agenzia del Banco di Napoli, centralissima nella cittadina
a confine tra l’Agro Nocerino-Sarnese e l’ hinterland napoletano.
Ben cinque le persone indicate, sempre dalla pubblica accusa sostenuta
dalla magistratura nocerina, come i presunti esecutori materiali della
sentenza di morte emessa dalla malavita locale: Filippo Veneruso, Gaetano
Albano, suicidatosi successivamente impiccandosi, Francesco Giugliano e
Giuseppe Annarumma. Già fissata per il prossimo 9 febbraio la data
per la prima udienza della fase dibattimentale.
Lo stesso Michele Alfano, in un primo momento, era stato designato
dall’ordine forense nocerino per la costituzione della parte civile. Incarico
al quale il presidente ha dovuto, però, rinunciare per incompatibilità
essendo già il difensore di un collaboratore di giustizia che avrebbe
reso importanti rivelazioni circa l’omicidio del noto penalista di Scafati.
L’incarico
Subito dopo la rinuncia del presidente Alfano, il consiglio aveva individuato
come possibile legale per la costituzione di parte civile, l’avvocato Luigi
Gabola, presidente della Camera Penale di Nocera Inferiore. Ma anche Gabola
alla luce dei rapporti personali intrattenuti a suo tempo con Ciarlo aveva
declinato l’incarico. Ciarlo, infatti, aveva svolto il periodo di praticandato
proprio presso il suo studio. «Un evidente coinvolgimento sul piano
personale non mi avrebbe consentito di poter svolgere tranquillamente la
mia funzione, ed in un processo come questo è necessario dare il
meglio di se stessi», ha commentato.
Così il consiglio dell’ordine, riunitosi nel pomeriggio di ieri
ha individuato all’unanimità come legale per la costituzione della
parte civile l’avvocato Aldo Di Vito.
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