Toghe contro toghe: da oggi si blocca il Tribunale

da Il Mattino del 16.11.99

ROSARIA CAPACCHIONE 
CASERTA.
Tutto come prima, anzi peggio di prima. Se la protesta-spot dei giudici è riuscita ad accendere i riflettori sul caso Santa Maria e sul collasso prossimo venturo del palazzo di giustizia, poco o niente ha influito sulla qualità dei rapporti tra le toghe. Conflittuali erano alla vigilia della manifestazione pubblica del 6 novembre, addirittura bellicosi sono diventati nelle ultime ore. Avvocati contro magistrati, ancora una volta, e sempre - e soprattutto - sul tema dell’organizzazione dei processi. Lo sciopero, preannunciato agli inizi del mese, è stato confermato dai penalisti sammaritani: da oggi, e fino al 26 novembre, astensione totale dalle udienze (ad eccezione di quelle con imputati detenuti). E sempre da oggi, partiranno le assemblee degli avvocati: quella di stamattina riguarderà il coordinamento degli uffici; quella del 19 novembre sarà sulle diverse sedi degli uffici giudiziari (non esclusa la ex Procura circondariale di Caserta, che continua a mantenere un registro separato delle notizie di reato); quella del 22 riguarderà, invece, gli altri disservizi che dovessero essere segnalati dagli avvocati. Il punto sarà fatto il 26 novembre, al termine del ciclo di incontri. 
Questa mattina, inoltre, sarà trasmesso ai magistrati il nuovo documento della Camera penale che spiega nel dettaglio le ragioni della protesta, andando oltre il deliberato di dieci giorni fa e in qualche modo sterzando sul «famoso» punto D che riguardava i rapporti con l’ufficio Gip. «Ma anche su tutti gli altri punti - spiega il presidente della Camera penale, Giuseppe Garofalo - non abbiamo avuto risposte e anzi le cose stanno peggiorando. Prendiamo le udienze: non si sa né a che ora cominciano, né a che ora finiscono; e anche la disciplina degli orari concordata con il presidente Alemi, non essendo stata sottoscritta dai presidenti delle sezioni è praticamente inutile». 
Ma avvocati e magistrati si troveranno di nuovo a sedere allo stesso tavolo molto prima della fine dello sciopero. Probabilmente già nella giornata di giovedì incontreranno a Roma il sottosegretario Marianna Li Calzi. Della delegazione faranno parte il presidente del tribunale Carlo Alemi, il capo della Procura Mariano Maffei, il presidente dell’Anm Carlo Fucci, il segretario Raffaele Piccirillo, i giudici Fabrizio Amendola e Francesco Ciocia, il presidente della Camera penale Giuseppe Garofalo e dell’Ordine forense Elio Sticco, il dirigente dell’amministrazione del Tribunale Luigi Calubrisi. «Sarà un primo contatto - spiega Fucci - dopo la manifestazione del 6 novembre e in attesa di nominare la commissione di lavoro. Al sottosegretario porteremo i dati aggiornati su abitanti, organici e carichi pendenti». Poi i magistrati tracceranno un consuntivo e le proprie valutazioni sull’esito della protesta nel corso dell’assemblea già convocata per il 25 novembre.