Tribunale, Diliberto “bocciato”

da Il Messaggero del 17.11.99

di GIULIO MANCINI
Il Csm, Consiglio superiore della magistratura, boccia il ministro Diliberto e la sua scelta di risolvere i problemi della giustizia sul litorale romano con l’assegnazione di Ostia e Fiumicino alle competenze del Tribunale di Civitavecchia. 
Il decreto legislativo con il quale il Ministero di Grazia e Giustizia istituisce un tribunale di Ostia e Fiumicino come sede distaccata di Civitavecchia, incontra dunque un ingombrante quanto qualificato ostacolo. Come avevano fatto nei giorni scorsi gli avvocati, ora anche il massimo organo della magistratura contesta il riordino degli uffici giudiziari romani. L’aggregazione, così come la nascita del Tribunale di Tivoli, è giudicata dal Csm «una soluzione modesta» che ha «carattere assolutamente parziale rispetto ai gravi problemi che affliggono la giustizia della capitale». 
Il massimo organismo della magistratura rileva che «il progettato inserimento del quartiere di Ostia, sia pure prossimamente comune (ma il referendum autonomista è fallito n.d.r.), nel circondario di Civitavecchia contrasta con la realtà geografica (distanza 75 km) e con l’assetto socio-economico dei due centri, essendo Ostia omogenea a Roma e alla zona sud del litorale romano». 
C’è da dire che quello del Csm è un parere che, per quanto autorevole, non è vincolante per la decisione finale, che spetterà al Parlamento. E infatti, nella nota indirizzata al ministro Diliberto il Comitato di presidenza del Csm indica anche una soluzione alternativa suggerendo di «procedere allo scorporo di un nuovo circondario destinato a costituire il cosiddetto Tribunale del Litorale che dovrebbe comprendere la XIII Circoscrizione (186 mila abitanti), la XII (150 mila), il comune di Fiumicino (51 mila), ed eventualmente parte della X (per l’intero, 183 mila) e XI (per l’intero, 140 mila) circoscrizione, per un totale di 600 mila residenti e dunque con un organico prevedibile di almeno 70 magistrati giudicanti e 30 del Pubblico Ministero». 
«Il Csm — commenta Gioacchino Spinozzi della Consulta della Giustizia del litorale romano — conferma quanto abbiamo già espresso al presidente della relativa commissione al Senato, Michele Pinto. Ovvero che accorpare il litorale a Civitavecchia non solo non risolve il problema del congestionamento dell’attività giudiziaria ma comporterà per i cittadini gravi disagi». Anche il presidente della commissione regionale Lotta alla criminalità, Angelo Bonelli, ha scritto al ministro Diliberto e ai presidenti delle commissioni Giustizia di Camera e Senato perchè il decreto legislativo sia corretto.