Confronto tra giudici e politici.
Alta tensione
da Il Mattino del 17.10.99
DALL’INVIATO A GIUGLIANO
FRANCO BUONONATO
Il tribunale di Giugliano non deve nascere asfittico, senza fiato:
deve avere una struttura adeguata e un personale sufficiente per non fare
la fine dei palazzi di giustizia di Nola e Torre Annunziata, aperti cinque
anni fa e da allora in agonia, sommersi da migliaia di processi trasferiti
da Napoli». Politici, amministratori e giudici non hanno dubbi: si
deve partire con il piede giusto per evitare il fallimento del quarto tribunale
metropolitano che, venti giorni fa, il governo ha deciso di far sorgere
a Giugliano, scartando le ipotesi di Marano e Pozzuoli.
Il convegno su «Il tribunale di Giugliano: l'idea, il progetto,
l'operatività», oltre a definire le linee guida per l’avvio
del progetto e per la costruzione della struttura, doveva anche servive
a lanciare segnali distensivi verso gli amministratori di Marano e Pozzuoli.
Una speranza delusa. Sono ancora tutti contro tutti. Una polemica che si
attizza giorno dopo giorno, trovando sempre nuovi spunti. E non c’è
solidarietà di partito che tenga. Su Gerlini, Ds, primo cittadino
di Giugliano, sparano a zero sia Mauro Bertini, sindaco di Marano, di Rifondazione,
che quello di Pozzuoli, Gennaro Devoto, Ds. Uno contro l’altro anche i
parlamentari eletti nei collegi della zona. Cananzi e Lubrano caldeggiano
la soluzione Giugliano, mentre Giuseppe Gambale la definisce uno scippo
e chiede che venga ripresa la vecchia idea, risalente allo scorso anno,
di costruire il tribunale a Marano.
Il sindaco di Giugliano, nel corso del meeting di ieri, ha anche proposto
la «costituzione di un consorzio per seguire e gestire l’operazione
nuovo tribunale». Ma da Marano e Pozzuoli non sono arrivate risposte.
Anzi, da Marano fanno sapere che giovedì prossimo il Consiglio comunale
si riunirà in piazza Montecitorio a Roma per chiedere al Parlamento
la revoca della destinazione del palazzo di giustizia a Giugliano. Proteste
anche da Pozzuoli, anche se più contenute.
Gerlini getta acqua sul fuoco a conclusione del convegno, moderato
dal giornalista Giuseppe Mariconda e con la partecipazione degli avvocati
Antonio Russo e Filippo Palumbo, del deputato Raffaele Cananzi e dei magistrati
Raffaele Cantone, Antonio Panico, Aldo De Chiara e Giuseppe Cioffi. «Basta
con le polemiche - dice Gerlini - Abbiamo voluto organizzare questa tavola
rotonda per capire come debba essere costruito il tribunale: vogliamo realizzare
un vero palazzo di giustizia, non una pretura allargata. La prossima settimana
saremo a Roma, al ministero, per definire tempi e modi per la realizzazione.
Abbiamo già un’idea-progetto e la possibilità di accedere
ai finanziamenti senza difficoltà. Il tribunale è arrivato
senza barattare nulla: non è vero, come dice qualcuno, che è
giunto perché abbiamo accettato di costruire sul nostro territorio
l’impiato di Crd per i rifiuti. E poi, il tribunale non era conteso tra
Giugliano e Marano, ma tra Giugliano e qualche altra città».
Il riferimento è a Casoria, che è invece diventata sede staccata
del tribunale di Napoli, mentre Marano e Pozzuoli sono destinate ad essere
sedi distaccate di quello di Giugliano.
«Il tribunale di Giugliano - hanno detto ieri al meeting politici
e giudici - non dovrebbe rimanere ingolfato, visto che, secondo una una
norma transitoria, non deve essere sommerso dal carico pregresso che si
trova negli uffici giudiziari di Napoli». Per non lasciare nulla
al caso, il sindaco Gerlini ha proposto di istituire un tavolo permanente
di confronto tra i vari enti interessati alla realizzazione del palazzo
di giustizia. Insomma, la strada sembra in discesa. Ma restano le polemiche.
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