Ma Diliberto boccia il Polo "Fecero il decreto salvaladri" 

da La Repubblica del 17.10.99

di GIOVANNA CASADIO 
ROMA - "Negli otto mesi in cui è stato al governo, il Polo in tema di sicurezza ha prodotto una sola cosa: un decreto legge passato alla storia come "decreto Biondi" che da un giorno all'altro ha rimesso in libertà 2.739 individui che si trovavano in custodia cautelare per reati come borseggio, ricettazione, detenzione d'armi, lesioni, rissa, prostituzione e truffa". Il ministro della Giustizia Oliviero Diliberto ieri era a Torino alla conferenza sulla sicurezza del Pdci, il suo partito, mentre Berlusconi a Milano inaugurava il "security day".
Non usa mezzi termini il Guardasigilli e attacca il leader forzista i cui inviti alla mobilitazione anticrimine e le cui critiche al governo D'Alema si vanno diffondendo nella "piazza virtuale", per usare il termine con cui lo stato maggiore di Forza Italia chiama le cento città in collegamento via satellite con il comizio del leader. Un successo, dicono, con settantamila spettatori, montagne di gadget.
Il ministro Diliberto da Torino ammette che la sinistra ha dei ritardi, ad esempio sulla politica per le forze dell'ordine che non c'è mai stata. "Sono centinaia di migliaia di lavoratori che vanno motivati con salari adeguati, con prospettive di carriere". Berlusconi replica duro, in serata: "Sul decreto Biondi, Diliberto è un disco stonato e dice il falso".
È davvero "security day" ieri: non solo Berlusconi e i cento collegamenti, c'è la conferenza dei cossuttiani a Torino; Antonio Di Pietro e i Democratici a Roma parlano di sicurezza e forniscono il loro decalogo. E Gianfranco Fini, in mattinata sempre a Torino, apre il "security month" di Alleanza nazionale. Mentre il segretario dei Ds, Walter Veltroni, sulla criminalità ieri si lasciava andare a un solo commento: "Dalla maggioranza vengono azioni concrete, altro che proposte! Il rafforzamento delle forze di polizia c'è stato a Milano e il questore ha presentato dati molto positivi. E poi c'è questo pacchetto di provvedimenti in discussione al parlamento che ha l'obiettivo proprio di combattere fenomeni di microcriminalità, inasprendo ad esempio la pena per gli scippi".
Alla conferenza dei cossuttiani sulla sicurezza arriva anche lo sprone del presidente della Camera, Luciano Violante. "La sicurezza è una delle tre grandi priorità italiane insieme con il lavoro e la scuola", dice Violante. E se - continua - la criminalità comune non è forse più grave in Italia rispetto a altri paesi europei, è però una questione democratica perché investe direttamente la coesione sociale. La lotta anticrimine, per Violante, va affrontata "con lo stesso impegno civile e la stessa determinazione che hanno permesso di battere il terrorismo e di infliggere colpi durissimi alla grande criminalità organizzata. Poiché colpisce principalmente le persone più deboli e che più hanno bisogno di garanzie: donne, anziani e bambini".
L'esortazione di Violante viene letta dal segretario della federazione Pdci di Torino, Stefano Barbieri; e poco dopo tocca al ministro Diliberto che parla per 50 minuti. Rincara sul "decreto Biondi": "Con questo decreto furono liberati 196 "colletti bianchi" perché accusati tra l' altro di corruzione, peculato e altri reati del genere. Quindi, allo scopo di liberare gli incappati nella giustizia per Mani pulite furono liberate oltre duemila persone". Ribadisce inoltre il ministro che è pronto a "firmare" il 41 bis anche per le mafie straniere.
Restìa a commentare il "security day", il ministro dell'Interno Rosa Russo Jervolino che interviene solo per sottolineare come più delle manifestazioni di piazza conti l'impegno e il lavoro in parlamento. E sulle proposte? "Aspetto di sentire bene cosa si propone, io valuto ex post, non ex ante. Non rassomiglio al Polo che boccia le proposte del governo prima che siano formulate".
È un "security day" con strascichi di polemiche, rassicurazioni, botta e risposta. Se l'Asinello e Forza Italia si scontrano, tra l'altro, su come Berlusconi avrebbe trattato in tivù il questore di Milano, Finazzo, da An arrivano distinguo sulle proprie proposte anticrimine rispetto a quelle di FI. Gasparri (An) eprime la contrarietà alla proposta di unificare le forze dell'ordine, segue smentita di Berlusconi: "Mai proposto forza unica di polizia". Fini sottolinea "la sostanziale identità di vedute di tutto il Polo". Per il Ppi, Dario Franceschini replica che ci vorrebbe piuttosto un "solidarity day".