Vittorio Borraccetti, leader di Md: norme che non avranno effetto 

da La Repubblica del 19.3.99

ROMA (l.mi.) - Una stroncatura storica. Vittorio Borraccetti, segretario di Magistratura democratica, misura le parole, ma cala un fendente sul pacchetto anti-crimine. 
Perché ha firmato un appello contrario?
"Mi sorprende che la sinistra assecondi le spinte emotive con norme che non hanno alcuna efficacia pratica, ma servono solo per tranquillizzare la gente con un messaggio. Sono norme- bandiera. Se verranno approvate, non produrranno alcun risultato apprezzabile". 
Per Diliberto non sono "né emergenziali, né forcaiole". 
"Non inseguo definizioni, ma ribadisco che la logica è quella dell'emergenza. Il diritto penale ha una coerenza e una razionalità. Che, da un giorno all'altro, s'inventi una figura criminosa - la violazione di domicilio per commettere il furto - è sbagliato. Non ce n'è bisogno. È incoerente. Oggi il furto, di qualsiasi tipo, è già punito con la pena giusta". 
Come mai le sue critiche sono le stesse della destra? 
"Me ne dolgo assai, vorrei avere altri compagni di viaggio. Ma le critiche sono critiche, anche se arrivano da destra. E dispiace di più veder lasciare nelle mani della destra la bandiera di un diritto penale razionale". 
Aumentare le pene per scippi e furti è sbagliato?
"Ma questi aumenti non ci sono. Bastava lasciare tutto com'è e dire che si bilanciavano attenuanti e aggravanti. Ma il problema è un altro: non si può cambiare questo meccanismo per un reato e lasciarlo invariato per gli altri. È il cattivo governo del diritto penale che la sinistra non dovrebbe mai fare". 
Più poteri alla pg: il giudizio?
"È una pessima decisione. E voglio usare parole forti: si tratta di una mistificazione. La pg deve avere iniziativa. E la legge glielo consente. Al massimo si poteva chiarirlo meglio. Ma qui c'è tutt'altro. C'è la pg che non deve riferire al pm quello che fa se non dopo tre mesi. Si vogliono indagini della pg in cui il pm non deve mettere il naso. Ma cosa giova questo alla lotta al crimine? Che tutto questo lo faccia la sinistra, o quello che di sinistra c'è nel governo, è sbalorditivo". 
E l'esercito dipendente dal ministro dell'Interno. 
"Come strumento ordinario, è pericoloso l'uso dei militari laddove dovrebbe operare la pg".