Le proposte: intervenire sui tempi
delle udienze. E precedenza ai casi gravi
da Il Mattino del 19.10.99
Condannato ma libero. Sulla vicenda processuale legata all’omicidio
del piccolo Fabio De Pandi intervengono le correnti napoletane della magistratura.
Umberto Marconi, segretario nazionale di Unicost, individua in questo paradosso
giudiziario una serie di fattori: «Premesso che il fatto è
di per sé raccapricciante, dobbiamo domandarci quanto abbia funzionato
finora il codice di procedura penale. I giudici del dibattimento lavorano
con abnegazione, ma tra le udienze farraginose, la selva di incompatibilità
fissata dal legislatore e i problemi logistici si determinano situazioni
di denegata giustizia. La legge del giudice unico viene vista come la panacea,
ma ho forti dubbi: temo nuovi disastri in vista»
Aldo Policastro, segretario di Md: «Mi associo alle parole del
pg di Milano, quando alcune settimane fa chiese scusa ai genitori di un
ragazzo sequestrato e ucciso. Sono sicuramente necessari interventi legislativi
per ridurre i tempi della giustizia, ma anche noi magistrati dobbiamo spassionatamente
interrogarci sulle nostre responsabilità. La decorrenza dei termini
di custodia è un istituto sacrosanto, ma è doveroso anche
emettere sentenza in tempi ragionevolmente rapidi».
Raffaele Cantone, segretario dei Movimenti riuniti: «Dobbiamo
chiedere scusa e perdono ai familiari del piccolo Fabio, ma non credo che
la soluzione possa essere quella di intervenire sui termini di custodia
fissati dal legislatore e che sono già congrui. Piuttosto bisogna
incidere sui meccanismi e sull’organizzazione del dibattimento, dando anche
preferenza e prevalenza ai processi per fatti così gravi, come quello
dell’omicidio del piccolo Fabio». Sergio Gallo, segretario di Magistratura
Indipendente: «Dobbiamo dirlo con estrema franchezza, questo codice
di procedura penale è fallito. Il rito accusatorio, alla prova dei
fatti, non regge. E il dibattimento è sempre di più un qualcosa
di meramente eventuale. Non è un problema di revisione delle singole
norme, ma del codice nel suo insieme. Lo ribadiremo con forma al convegno
dell’associazione magistrati, che si terrà a fine settimana a Sorrento».
|