Per il giudice unico correzioni «limitate» 

da Il Sole 24 ore del 3.5.99

ROMA — Corrette le norme in materia di giudice unico dal Consiglio dei ministri riunitosi ieri. Una decisione che per il ministro di Grazia e Giustizia, Oliviero Diliberto, arricchisce la riforma di «un altro piccolo ma importante tassello».
Approvando in via definitiva il decreto legislativo in materia, si è così perfezionata — ha detto Diliberto — la parte che detta le norme sul nuovo assetto dell’ordinamento giudiziario in vista del 2 giugno, quando dovrebbe partire, salvo rinvii, la riforma del giudice unico.
Il provvedimento del Governo prevede, in particolare, l’estensione al settore civile della disciplina sull’assegnazione degli affari a sezioni, collegi e giudici; la definizione di un numero minimo di magistrati da assegnare alle sezioni del tribunale (non meno di cinque) e l’ampliamento dell’area di operatività del meccanismo deflattivo e di semplificazione, con particolare riferimento alla dichiarazione di estinzione del reato per prescrizione.
Sempre su proposta di Diliberto, Palazzo Chigi ha esaminato in via preliminare uno schema di decreto legislativo (che modifica la competenza territoriale dei tribunali di Treviso e Perugia) e un disegno di legge che mira a estinguere taluni procedimenti disciplinari adottati nei confronti degli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria fino all’entrata in vigore del nuovo e recente regolamento di servizio del Corpo.