I
penalisti: «No ai giudici specializzati in tribunale»
da Il Mattino dell'1.5.99
Di quel voluminoso documento di 117 pagine non digeriscono soprattutto
il criterio della «semispecializzazione». Dopo le anticipazioni,
ormai già di qualche giorno, del «Mattino» sull’organizzazione
pensata per gli uffici di Procura e Tribunale, in vista della riforma del
giudice unico, gli avvocati ne discutono in assemblea. Sulla questione,
la Camera penale ha convocato una riunione con contemporanea astensione.
E, dice Giuseppe De Angelis, componente del direttivo: «Se una specializzazione
settoriale può essere accettata per l’ufficio della Procura, non
così può avvenire per i giudici naturali. Ma esiste anche
un’ altra questione che ci lascia perplessi, quella di essere rimasti esclusi
nella fase ideativa. Non siamo stati mai consultati. Chiediamo al presidente
dell’Ordine di tener presente questo dato, i penalisti rivendicano una
presenza nelle riunioni periodiche sul funzionamento del Tribunale».
All’assemblea c’è anche Franco Landolfo, presidente dell’Ordine.
Ricorda di aver ricevuto il documento il 22 aprile, ma di non aver mai
avuto il tempo di approfondirlo. E aggiunge: «Ho letto sul Mattino
le anticipazioni sul piano del presidente Vuosi. Posso tranquillizzare
i penalisti, alle riunioni chiederò la presenza della Camera penale
con un suo rappresentante».
L’esame del piano organizzativo viene invece affrontato da Nazareno
di Mario, che presiede una delle commissioni di studio e approfondimenti,
varate di recente dalla Camera penale, in cui sono impegnati diversi penalisti
anche giovani. Di Mario parla di «burocratizzazione del Tribunale»
e critica anche il ricorso (che viene «ancor più legittimato»)
ai vice pretori onorari, gli avvocati prestati alla magistratura per coprire
le falle nell’organico giudiziario.
Una riunione interlocutoria, dunque, in cui è stato ufficialmente
sancito il nuovo rapporto di collaborazione stretta tra la Camera penale
e la sezione napoletana dell’Associazione forense. Un nuovo rapporto evidenziato
dal neosegretario Vincenzo Pecorella.
I penalisti napoletani si preparano ora all’appuntamento nazionale
del quattordici maggio. La prima delle cinque giornate, programmate dall’Unioncamere
sui temi che interessano tutti gli avvocati italiani, si terrà infatti
proprio a Napoli tra due settimane. Si discuterà, in vista delle
proposte di modifiche di norme in discussione (in particolare per il cosìddetto
super 513) di «giusto processo nella Costituzione». Temi su
cui la Camera penale partenopea discute da tempo, sollecitando, anche attraverso
critiche alla «inerzia della Unioncamere», l’organismo sindacale
nazionale a nuovi confronti.
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