Rischio paralisi per la Procura della Repubblica di Cassino

da Il Mattino del 20.1.99

GIANNI CIUFO 
Rischio paralisi per la Procura della Repubblica di Cassino, che tra l’altro ha giurisdizione anche su alcuni comuni dell’alto casertano come Mignano Montelungo e Rocca d’Evandro. 
A lanciare l’allarme è l’onorevole Lucio Testa, sottosegretario agli Interni, il quale ha predisposto una dettagliata relazione che sarà sottoposta nei prossimi giorni al ministro della giustizia, Diliberto. Le preoccupazioni del parlamentare sono dettate dal fatto che due magistrati, in servizio presso la struttura giudiziaria cassinate, sono stati trasferiti. La dottoressa Ersilia Spena, tra qualche
settimana, si trasferirà presso la Procura della Repubblica di Arezzo, mentre l’altro sostituto, la dottoressa Assunta Cocomello, prenderà servizio presso la Procura della Repubblica di Roma. I due magistrati, assurti alla cronaca per l’omicidio di Piedimonte San Germano, non sono stati sostituiti e quindi le centinaia di procedimenti penali, attualmente pendenti presso la Procura cassinate, potrebbero subire forti rallentamenti. 
In pratica ad esercitare l’attività penale, all’interno del Tribunale di Cassino rimarrebbero solo il dottor Gianfranco Izzo, capo della stessa Procura ciociara e il dottor Paolo Taviano, unico sostituto attualmente in organico. Dunque, l’intervento dell’onorevole Lucio Testa, appare quantomai opportuno, anche per l’importanza che assume il tribunale laziale. Secondo Testa, un abbassamento della guardia nei confronti della criminalità, potrebbe favorire l’aumento degli episodi malavitosi nel territorio, teatro, negli ultimi tempi, di fatti gravi. Il riferimento di Testa è all’usura, allo spaccio delle sostanze stupefacenti, ma anche all’omicidio di Mauro Iavarone, il bambino di 11 anni di Piedimonte San Germano. Per giorni, i due sostituti trasferiti e il procuratore capo hanno lavorato ininterrottamente per chiarire un giallo che ha suscitato scalpore. Con la diminuzione dei magistrati in organico, sarebbe difficile far fronte ad indagini di così grande rilevanza, oltre che al resto dell’attività giudiziaria. Lo stesso sottosegretario agli Interni, non manca di far rilevare la vastità del territorio di competenza della Procura cassinate, che oltre ad estendersi nell’alto casertano, vanta la giurisdizione anche sui Comuni che confinano con la provincia di Latina (Ausonia, Esperia, S. Giorgio a Liri, San Vittore del Lazio, Pontecorvo) e con il circondario di Sora. A ciò bisogna aggiungere anche il fatto che il palazzo giudiziario frusinate, spesso deve far fronte a procedimenti che riguardano personaggi in odore di camorra. Non a caso, proprio presso il Tribunale di Cassino, tra gli altri, è in corso un processo riguardante le estorsioni compiute ad alcuni titolari di cave di marmo di Ausonia, in gran parte legati ai clan camorristici di oltre Garigliano. Dunque si tratta di una Procura di frontiera, come piú di qualcuno l’ha definita. Le forze dell’ordine, da sempre, hanno sottolineato come il sud della Ciociaria (ma il fenomeno riguarda tutto il Basso Lazio) sia a rischio di infiltrazione dei clan camorristici campani, ma, purtroppo, è anche territorio interessato dalla presenza della microcriminalità locale, che in piú occasioni, sfocia in episodi, che creano allarme sociale.