L’Istat
si applica anche alla mobilità
da Il Mattino del 20.6.99
Un’importante sentenza che, al di là degli effetti immediati
prodotti, potrà costituire un notevole precedente in materia di
giurisprudenza previdenziale. L’ha emessa il giudice della sezione lavoro
del tribunale di Santa Maria Capua Vetere,la dottoressa Rosa Cristofano,
riconoscendo ad un gruppo di lavoratori in mobilità, difesi dall’avvocato
Domenico Carozza di Caserta, il diritto di vedersi riconosciuto l’adeguamento
annuale della propria prestazione in misura dell’80 per cento dell’aumento
Istat.
La decisione - frutto di una brillante opera di interpretazione del
dettato legislativo da parte del magistrato - ha colmato un vero e proprio
vuoto normativo determinato dalla legge 451 del ’94. Quest’ultima, infatti,
prevedeva l’adeguamento solo per le indennità di cassa integrazione
e non già, per l’ appunto, anche per quelle di mobilità,
a seguito dell’abolizione del sistema di indicizzazione legato alla contingenza.
Particolarmente interessante la motivazione con cui è stata
sostenuta la pronuncia. Nell’estendere la disciplina del trattamento sancito
per la cassa integrazione e guadagni straordinaria all’adeguamento della
mobilità, il giudice ha evidenziato come il diverso comportamento
osservato sino a qual momento dall’Inps (cui tocca istituzionalmente l’erogazione)
«fosse in contrasto con i principi volti all’attuazione della parità
di trattamento tra i lavoratori».
«Tali pronunce - ha osservato, più che soddisfatto, l’avvocato
difensore - rafforzano il convincimento che la strada intrapresa per un
sempre maggiore approfondimento professionale di questioni che riguardano
direttamente la condizione dei lavoratori, sia il contributo più
fattivo che possa dare alla crescita complessiva del loro movimento. La
tutela - ha aggiunto - più incisiva possibile dei loro diritti deriva
anche dagli spazi che possono aprirsi confrontandosi in maniera adeguata
e seria con magistrati specializzati, quali sono quelli del lavoro e della
previdenza». Una sentenza che, come detto, apre ulteriori possibilità
di approfondimento in una materia così complessa e spesso al centro
di forti contestazioni.
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