Accelerazione
Ds per la riforma delle professioni
da Il Sole 24 ore del 20.5.99
ROMA — I Ds stringono i tempi per la riforma del sistema professionale.
Dopo le elezioni europee il partito di maggioranza chiederà al Governo
di riprendere gli incontri con Ordini e associazioni. L’obiettivo è
arrivare alla riforma prima della fine della legislatura muovendosi su
due fronti: da un lato per i Ds è opportuno individuare i principi
generali di una riforma da inserire in una legge delega, dall’altro è
necessario anticipare lo scioglimento di alcuni nodi che vanno dalla disciplina
delle società professionali al riconoscimento delle associazioni
non regolamentate.
L’accelerazione sulla strada della riforma è emersa ieri nel
corso di un incontro fra il coordinatore della segreteria, Pietro Folena,
il responsabile per le libere professioni, Giacinto Militello, e il presidente
della Sinistra giovanile, Vinicio Peluffo, e i vertici delle associazioni
delle professioni non regolamentate. Incontro che ha fatto seguito al faccia
a faccia che si era svolto due settimane fa con i vertici degli Ordini
professionali.
«La riunione — spiega Militello — è stata molto positiva.
Con una grande sintonia sulla necessità di processi di liberalizzazione.
I democratici di sinistra chiederanno al Governo di riprendere gli incontri
con Ordini e associazioni dopo le elezioni europee per concordare le misure
di riforma da portare in Parlamento partendo dal progetto Mirone che deve
essere integrato e modificato. Bisogna recuperare il ritardo: non si può
saltare questa legislatura».
Lo scatto in avanti verso la riforma attenderà, dunque, il 14
giugno: esaurita la consultazione europea, secondo i Ds, dovrebbero essere
riattivati i tavoli di consultazione aperti dal Governo a marzo. «Occorre
concordare — spiega Militello — i principi di delega e le misure a effetto
immediato in modo da realizzare una riforma su un doppio binario. Le misure
a effetto immediato, secondo noi, potrebbero riguardare le società
professionali, l’abolizione del divieto di pubblicità e delle tariffe
minime obbligatorie e il riconoscimento delle associazioni non regolamentate».
Lo stesso Folena, del resto, concludendo l’incontro ha riconosciuto
la specificità e il ruolo delle professioni emergenti. E il vertice
è piaciuto ai rappresentanti delle associazioni che, con sensibilità
diverse, apprezzano lo sforzo di Botteghe Oscure di gettare un ponte verso
le nuove forme di lavoro autonomo e chiedono spazio nella concertazione
della riforma con un "tavolo" dove far sentire la propria voce. Cui si
aggiungono altre indicazioni: così, per esempio, il presidente della
Lapet, Enrico Pinci, individua nelle "linee" indicate dall’Antitrust il
fulcro per la riforma mentre il presidente dell’Int, Riccardo Alemanno,
e il vice-presidente del Ancot, Sabino Russoniello, apprezzano la scelta
di voler procedere rapidamente a riconoscere un ruolo preciso alle associazioni.
Il presidente dell’Ancit, Luigi Marconi, infine, sottolinea la necessità
che il Governo, in attesa della riforma, non attribuisca nuove esclusive.
J.M.D.
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