Giudice
unico: Montecitorio approva il rinvio al ’99
da Il Sole 24 ore del 20.5.98
ROMA — Lo slittamento al 2 giugno del ’99 per il giudice unico di primo
grado ha passato il vaglio della Camera. Ieri Montecitorio ha infatti licenziato
il disegno di legge “stralcio” (da un provvedimento più ampio) che
ha l’unico scopo di rinviare l’entrata in vigore della riforma, inzialmente
fissata al luglio di quest’anno, poi slittata al 2 gennaio e infine spostata
di altri sei mesi. Il provvedimento deve ora passare al Senato per l’approvazione
defintiva. E i tempi sono stretti perché, nel caso in cui il rinvio
non diventasse legge, varrebbe la prima data fissata dai decreti legislativi
di attuazione del giudice unico, vale a dire il 18 luglio. Ma l’apparato
giudiziario è per ora impreparato ad affrontare il cambiamento “epocale”.
Mancano infatti all’appello una serie di provvedimenti necessari a
permettere la soppressione delle Preture e la loro unificazione ai Tribunali.
In primo luogo il disegno di legge di depenalizzazione dei reati minori.
Approvato dalla Camera è stato profondamente modificato dalla commissione
Giustizia del Senato e in Aula a Palazzo Madama le forze politiche potrebbero
addirittura accordarsi per ripristinare il testo uscito da Montecitorio
e tagliare così i tempi. Inoltre devono diventare legge le competenze
penali del giudice di pace (Ddl passato alla Camera) e, soprattutto, la
riforma del rito monocratico davanti al futuro giudice unico. Un
disegno di legge è stato approntato dal ministero ma la commissione
Giustizia della Camera vi ha inserito molte altre proposte, che modificano
in maniera radicale i riti alternativi e altre parti del Codice di procedura.
Il rischio è che troppa carne al fuoco vanifichi gli intenti di
celerità e tagli le gambe al giudice unico.
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