Colombo: rogatorie, un terno al lotto 

da Il Mattino del 20.11.99

Due o tre anni di cammino in discesa, poi, all’improvviso, ostacoli sempre più forti, autentici macigni sul cammino di Mani Pulite: Gherardo Colombo va all’attacco, senza peli sulla lingua come è nello stile dei giudici del Pool milanese, e ne ha per tutti. «Oggi è difficile anche investigare nel campo della corruzione per una serie di motivi, tra cui il fatto che se modifiche legislative ci sono state, sia pur animate da buone intenzioni, hanno reso più difficile indagare sulla corruzione, mentre nessuna norma è stata introdotta dal Parlamento per rendere più facile la scoperta e più difficile la commissione di questi reati. Anche le modifiche costituzionali introdotte di recente - ha spiegato - se non saranno interpretate dal legislatore ordinario per essere coordinate col sistema, potrebbero produrre ulteriori difficoltà». Incalza Gerardo D’Ambrosio, Procuratore capo: «È più diffcile perché non siamo circondati dal consenso di una volta: conseguenza della campagna di delegittimazione contro i settori della magistratura più impegnati su questo fronte». 
La difficoltà maggiore? «È più facile - ecco la battuta provocatoria di Colombo - vincere al lotto che ottenere risposte in termini ragionevoli a una rogatoria internazionale». E spiega: «Noi attendiamo risposte a rogatorie chieste nella primavera del 1992 cioè quasi otto anni fa, quando reati come il finanziamento illecito ai partiti si prescrivono in sette anni. Non a caso anche di recente la Corte d'appello ha dichiarato la prescrizione in un processo dove una parte degli imputati era già stata condannata in modo pesante in primo grado» (l'accenno, e neppure velato, è al processo All Iberian per Silvio Berlusconi e Bettino Craxi). 
Il mattino