Clamorosa
invasione di campo
da La Stampa del 20.10.98
Con tutta evidenza, al di là delle smentite di rito a un’intervista
quanto mai improvvida, il mestiere di presidente dell’Associazione nazionale
magistrati non fa per il giudice Mario Almerighi. A sole 48 ore dall’investitura,
dopo la clamorosa invasione di campo in un momento così delicato
nella vita delle istituzioni, Almerighi ha offerto le sue dimissioni. Un
bel gesto, certo.
Spetta ora al comitato direttivo dell’Anm decidere se accoglierle.
Di certo la parola d’ordine di buona parte dei vertici dell’Associazione
sembra essere quella di liquidare il caso Almerighi come un semplice incidente
di percorso provocato dall’ingenuità di un giudice caduto nella
“trappola” del giornalista di turno. Un caso, insomma, che non coinvolgerebbe
minimamente il sodalizio sindacale dei magistrati. Anzi. Secondo i vertici
dell’Anm le idee del neopresidente sarebbero in contrasto con la linea
seguita da sempre dall’associazione.
Domanda: ma allora chi ha eletto Almerighi? Ed è vero che i
consensi sul suo nome erano così estesi che sono occorse poche ore
per trovare l’accordo? Eppure la biografia del leader della corrente
Movimenti riuniti non era certo sconosciuta a chi l’ha voluto in un ruolo
così importante. Non solo. Sempre in tema di opportunità
all’Anm, sabato scorso, hanno eletto nel direttivo Piercamillo Davigo,
un magistrato degno di ogni rispetto, ma sottoposto a procedimento disciplinare.
E poi alcuni magistrati si lamentano ancora di certi attacchi del mondo
politico.
Chiara Beria di Argentine
|