«Follia
intervenire, ma io stimo Flick»
da Il Corriere della sera del 20.10.98
P. F.,
MILANO - Continua a difendere la libertà di parola, una volta
di più difende il suo sostituto Piercamillo Davigo. Ma quando gli
chiedono un parere sul meteorite Almerighi alla presidenza dell’Anm, e
sulle sue preferenze in materia di Guardasigilli, il procuratore Saverio
Borrelli tira il freno senza pensarci due volte: «Ah no, ci manca
solo che adesso interveniamo sulla lista dei ministri. Per carità,
sarebbe una follia. D’accordo, in altre occasioni ho espresso amicizia
e
stima verso il ministro Flick: le ribadisco entrambe. Ma questo non
significa, badate, né che io sponsorizzi una sua ricandidatura,
né tantomeno che io voglia interloquire nella formazione del governo».
Ma Flick non le andrebbe bene?, insistono i cronisti. «Ritengo di
sì: ma questo - insiste lui - non significa nulla».
Certo, Borrelli non ha remore a ripetere ciò che a suo avviso, in
tema di giustizia, «questo o qualunque altro governo» dovrebbe
fare con più urgenza: «Semplificazione di procedure e strutture,
spirito pragmatico per realizzare le riforme». E poiché «le
riforme della giustizia hanno bisogno di tempi lunghi», aggiunge,
è chiaro che «l’instabilità politica non giova alla
soluzione dei problemi: in questo senso e solo in questo senso - spiega
- posso rammaricarmi che il lavoro avviato da Flick rischi di rimanere
incompiuto o di subire delle svolte, rimaneggiamenti o ripensamenti da
parte di altri».
Un auspicio di continuità, quindi, se non sul nome almeno sul
programma (per quanto, nonostante la rinnovata «stima» per
Flick, Borrelli ci tenga a rinnovare ugualmente la difesa di Davigo rispetto
al procedimento disciplinare che proprio il Guardasigilli uscente ha avviato
contro di lui). E «continuità», d’altronde, sembra una
parola-chiave anche nella sua corsa alla procura generale di Milano: «Un
luogo di controllo - dice - sufficientemente vicino alla procura della
Repubblica
perché io possa, sia pure da un altro livello, continuare il
mio compito
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