Il Csm: 'Giustizia in bancarotta'
E a Palermo presto nuovi rinforzi
da Il Giornale di Sicilia del 20.10.99 ROMA. L'allarme lanciato dieci giorni fa dai giudici di Palermo sulle
carenze di organico dei loro uffici, che rischiano di comportare scarcerazioni
di imputati di mafia e prescrizioni di reati, raccoglie i primi risultati.
Mentre il vicepresidente del Csm, Giovanni Verde, parla di 'giustizia alla
bancarotta', dal Csm arriva la notizia che si sta provvedendo alla copertura
di quasi tutti i posti di presidente di sezione del tribunale sino ad oggi
senza titolare: le poltrone di questo tipo scoperte sono sei e la Terza
Commissione ha proposto all'unanimità al plenum la nomina di cinque
magistrati. 'Abbiamo subito raccolto questo grido d'allarme' ha sottolineato
il presidente della Terza Commissione Claudio Viazzi, togato di Magistratura
democratica. E il vicepresidente del Csm, parlando alla Commissione Antimafia,
ha manifestato la disponibilità del Consiglio a compiere un altro
passo: a procedere cioè ad applicazioni di magistrati di altri distretti
giudiziari al tribunale di Palermo, per evitare appunto il rischio di scarcerazioni
e prescrizioni. La giustizia 'è in crisi totale, alla bancarotta':
nel '98 130mila reati sono caduti in prescrizione e questo trend è
ora in ulteriore 'evoluzione negativa'. A lanciare l'allarme è stato
il vice presidente del Csm. In 'situazione di sofferenza', ha avvertito
Verde, non è solo il settore penale, e in particolare la lotta alla
criminalità organizzata, ma anche altri comparti, primo tra tutti
la giustizia del lavoro. E se il Parlamento non interverrà sul processo
penale, ridimensionando il ricorso al dibattimento, 'non si potrà
mai uscire dalla situazione di bancarotta della giustizia che stiamo gestendo
in questo momento'. 'Il dibattimento è un lusso costoso che non
possiamo permetterci - ha spiegato Verde -. Nessun sistema può reggere
con decine di migliaia di dibattimenti l'anno (8000 pendenti a Roma). Bisogna
intervenire, in modo da portare al dibattimento soltanto pochi procedimenti.
Altrimenti avremo molte più prescrizioni di quelle finora registrate'.
E al Parlamento Verde ha chiesto anche 'scelte di fondo' coerenti sulla
giustizia: 'Si dice che si vuole ridurre l'area della giurisdizione, ma
non si fa una sola legge che non preveda un codicillo processuale'. E lo
stesso discorso, per il vice presidente, vale anche per la depenalizzazione
dei reati. 'Il Parlamento deve fare delle scelte: sarebbe opportuno avere
un indirizzo e perseguirlo'. Verde ha poi fornito le cifre della bancarotta:
'C'è una scopertura fisiologica degli organici che oscilla tra il
13 e il 12 per cento' (la situazione di Palermo non è 'oltre i livelli
medi'). È sempre al Sud che mancano più giudici in rapporto
al numero dei pm: la situazione di Palermo, dove ci sono 126 giudici (di
cui 4-5 gip) a fronte di 74 pm, è analoga, ha detto Verde, a quella
di Caltanissetta e di Reggio Calabria, zone in cui proprio per la presenza
di una forte cirminalità organizzata, c'è un 'eccesso dell'attività
di indagine'. -----
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