Taglio ai certificati del Casellario

da Il Sole 24 ore del 20.9.99

Esiste almeno un fronte, ristretto ma importante, in cui il settore Giustizia sembra funzionare meglio che in altri, e in cui la semplificazione amministrativa introdotta dalle leggi Bassanini risulta un dato di fatto misurabile. L’isola felice è quella dei certificati e attestazioni prodotte annualmente dal Casellario giudiziale, per gli usi della giustizia, della pubblica amministrazione e dei privati, o connessi all’uso elettorale. Come riporta l’Annuario ’98 della struttura, il volume dei certificati prodotti lo scorso anno dai Casellari locali risulta in calo di oltre il 13% rispetto al ’97.
Le dichiarazioni autocertificative, permesse dalla legge 127 del 15 maggio ’97 (la cosiddetta Bassanini bis); hanno ridotto in particolare il fabbisogno di certificati destinati alla pubblica amministrazione, calati in un anno del 5,49 per cento. Da record poi il decremento dei certificati destinati ai privati: qui il calo è stato addirittura del 25,10%, passando dagli oltre due milioni rilasciati nel ’97 a oltre un milione e 533mila emessi nel ’98. Una corsa verso il basso che è confermata anche dal dato ’96, quando i certificati per uso "privato" erano stati ben 2.621.472.
Diversamente, il decremento registrato tra le richieste presentate al Casellario e ai suoi uffici locali da parte della pubblica amministrazione, pur attestandosi sui 2,6 milioni di certificati (oltre 188mila in meno rispetto al ’97), mantiene elevato il dato complessivo, anche considerando il milione e 868mila certificati rilasciati nel ’96. Lo stesso si può dire per i certificati richiesti dalle autorità giudiziarie, dove si è comunque registrato un forte incremento, passando dal 1.855.629 attestati del ’96 ai 2.401.435 dello scorso anno. Tra i distretti di Corte d’appello, la maggiore "produttività" complessiva dei Casellari giudiziali spetta a Roma (10,5% dei certificati emessi sul totale nazionale), seguita da Milano (8,58%), Napoli (8,06%), Venezia (6,74%) e Bologna (6,69%).
Ma la riduzione delle richieste "esterne", pur notevole, non influenza ancora in maniera sensibile un’altra delle attività istituzionali del Casellario, costituita dalla compilazione delle schede con il dispositivo delle sentenze. Pur rimanendo in linea con quanto realizzato nel ’97 (rispettivamente 380.193 e 391.638 schede), l’arretrato registra una crescita annuale del 10,19%, dovuto anche al forte aumento delle cause pendenti. Sensibile, in particolare, l’arretrato delle schede da compilare negli uffici del distretto di Roma, (comprensive di quelle della pretura circondariale). In via presuntiva, il Casellario centrale calcola infatti per questa sede un arretrato di 102.977 schede, relative a delitti (59.378 nel ’96), e di 82.107 schede relative a contravvenzioni (41.660 nel ’96).
V.N.