Criminalità, Berlusconi al governo: 'No alle leggi speciali e ai pm sceriffi' 

da Il Giornale di Sicilia del 21.9.99

ROMA. No a leggi speciali e a superpoteri che portino i pm a diventare sceriffi. Sì, invece, alla celebrazione di uno speciale 'Security Day'. Così la pensa in fatto di sicurezza Silvio Berlusconi, che ieri a Milano ha incontrato il sindaco Gabriele Albertini. 'De Gasperi ricordava che la libertà si difende con la libertà -ha spiegato il numero uno degli 'azzurri' -. Dunque non sono necessarie leggi speciali, ma è necessario un modo diverso nell'applicare le leggi esistenti' ha detto Berlusconi, riferendosi al vertice di oggi, da D'Alema, dove si pianificheranno gli interventi del 'pacchetto criminalità'. Berlusconi ha annunciato anche che ai primi di ottobre sarà indetto da parte del Polo un 'Security Day', nel quale verrà presentato l'intero progetto azzurro in tema di sicurezza. 'Non si possono usare le emergenze per calpestare le garanzie - ha spiegato il leader di Forza Italia -. I diritti dei cittadini non si toccano'. Quanto alle 'accuse fatte dalla sinistra', ha aggiunto, 'sono stolte e incomprensibili. Il Polo in molteplici occasioni aveva dichiarato la sua preoccupazione per l'emergenza criminalità e presentato le sue proposte. Da allora, in molti mesi, nulla è cambiato. Come non è cambiato il nostro giudizio negativo sul comportamento del Governo e della sinistra in questo settore'. Secondo Berlusconi, poi, 'abbiamo a che fare con uno Stato che non garantisce la sicurezza fisica, la vita e il patrimonio dei cittadini. Basta vedere i dati sulle rapine che si sono moltiplicate rispetto agli anni scorsi. Ormai è una situazione da allarme sociale'. In questi anni, ha quindi continuato il leader degli 'azzurri', 'sono stati perseguiti solo i reati dei colletti bianchi, mentre non sono stati colpiti quelli contro le persone. Si tratta del solito lassismo della sinistra che è comunque una cosa diversa dal garantismo'. L'ultima battuta Berlusconi l'ha dedicata alla legge Simeone-Saraceni, definita come 'una legge che va applicata con buon senso, distinguendo i reati veramente pericolosi per le persone'. 'L'atteggiamento di lassismo e di perdonismo proprio della sinistra è ben diverso dal garantismo. Alcuni a sinistra ci accusano di essere garantisti quando si tratta di alti papaveri, e forcaioli quando si tratta di delinquenti cosiddetti comuni. Invece anche per i delinquenti comuni noi siamo garantisti fino all'ultimo'. 'Nessun documento che contenga gli emendamenti al pacchetto sicurezza' verrà presentato nel corso del vertice di Governo che sarà in gran parte dedicato proprio ai problemi della criminalità, assicura intanto il sottosegretario alla giustizia Marianna Li Calzi. 'Sarà una riunione politica e programmatica nella quale indicherò le priorità, ma non parlerò certo di emendamenti'. Ad occuparsi della parte tecnica che riguarda le modifiche al pacchetto sarà infatti la commissione giustizia, ma non nella riunione di oggi. Nella sua relazione Marianna Li Calzi indicherà le priorità sulle quali lavorare: il controllo del territorio, il rapporto tra Pm e polizia e l'effettività della pena. Si parlerà inoltre di possibili ampliamenti all'applicazione della custodia cautelare, e, anche se non sarebbe tra le priorità, la possibilità di restringere le ipotesi di ricorso in Cassazione come anticipato dal sottosegretario Giuseppe Ayala. 'Si può, per esempio, stabilire - ha detto Ayala - che quando una persona è stata condannata due volte la presunzione di innocenza è affievolita e quindi la disciplina sulla custodia cautelare può essere adeguatamente ristretta'. -----