In aula arriva il Perry Mason all’italiana

da Il Mattino del 22.4.99

Come il pubblico ministero che accusa, anche l'avvocato difensore potrà svolgere indagini: la commissione giustizia della Camera ha approvato, in sede legislativa e all'unanimità, il progetto di legge in materia di indagini difensive che attribuisce poteri di indagine anche agli avvocati, sulla base del principio di equiparazione tra accusa e difesa. Il provvedimento, che passa ora all'esame del Senato, introduce un apposito titolo nel codice di procedura penale e fa nascere il 'Perry Mason' all'italiana. 
Il testo licenziato ieri prevede che il difensore possa svolgere investigazioni, per ricercare elementi di prova a favore del proprio assistito, fin dal momento dell'incarico professionale. Inoltre si stabilisce che il giudice dispone, su richiesta, l'audizione delle persone che si sono avvalse della facoltà di non rispondere ai difensori; che i difensori possono redigere un verbale dei sopralluoghi effettuati; che è istituito il fascicolo del difensore, in cui è inserita la documentazione raccolta; che il difensore non ha obbligo di denunciare un reato del quale abbia avuto notizia nel corso delle indagini. Ancora, viene introdotto nel Cpp il reato di false dichiarazioni al difensore, con pena della reclusione fino a 4 anni, e viene introdotto nel codice penale il reato di rivelazione di segreti inerenti ad un procedimento penale, con la pena della reclusione fino ad un anno a carico di coloro che abbiano assistito o partecipato ad un atto del procedimento. 
In gran parte favorevoli i commenti degli esponenti politici e degli addetti ai lavori. L’ex presidente della commissione giustizia Giuliano Pisapia parla di «importante passo avanti verso una effettiva parità tra accuse e difesa nel processo penale»: in questo modo - aggiunge - «si darà la possibilità non solo di ridurre sensibilmente gli errori giudiziari, ma anche di inserire, fin dalla fase delle indagini preliminari, elementi processuali utili per poter scegliere in una situazione di parità di riti alternativi, limitando così la verifica dibattimentale e i tempi lunghi del pubblico dibattimento a quei casi in cui il pubblico contraddittorio è assolutamente necessario per l'accertamento della verità». Soddisfatti anche i deputati di An Enzo Fragalà, Mino Lo Presti e Alberto Simeone:una «corazza contro il giustizialismo di certi magistrati: finiranno i tempi delle inchieste giacobine». 
Naturalmente gli avvocati dovranno attrezzarsi ed è presumibile che ci sarà bisogno di molti soldi. Ma niente paura, dice Miriam Ponzi, titolare della maggiore agenzia europea di investigazioni: se i detectives privati saranno «il braccio armato dei Perry Mason italiani», in cantiere c’è il progetto di una Fondazione «per quelli - aggiunge Miriam Ponzi - che mio padre Tom definiva i 'c.u.', ovvero i casi umani, quelli che non hanno soldi per il private eye ma che hanno una vicenda che merita sviluppi più approfonditi. Per loro lavoreremo gratis». Per quanto riguarda le previsioni sull'incremento di lavoro Ponzi lo stima «in grande espansione e con ottime possibilità di impiego».