Depenalizzazione a un passo dall’approvazione 

da Il Sole 24 ore del 22.4.99

ROMA — In vista di un appuntamento importante, ognuno fa del suo meglio: e ieri pomeriggio la commissione Giustizia della Camera, prima dell’audizione con il ministero (articolo in pagina) ha approvato, in sede referente, la depenalizzazione dei reati minori, nel testo già modificato dal Senato, compiendo un gigantesco passo avanti verso la definitiva approvazione del testo che, come si ricorderà, rappresenta una delle condizioni indispensabili per la riforma del giudice unico.
Contemporaneamente, dopo il comitato ristretto della notte precedente, per rimediare al mezzo naufragio della competenza penale del giudice di pace («Il Sole-24 Ore» del 16 aprile), la commissione ha sostanzialmente recuperato gli articoli soppressi, e in particolare quello sui reati di competenza del giudice onorario. Poiché i disegni di legge contengono deleghe, entrambi dovranno essere approvati in Aula, forse a partire dalla prossima settimana.
La legge di depenalizzazione è composta di 20 articoli, e concederà al Governo sei mesi di tempo dall’entrata in vigore (e quindi, presumibilmente, entro il mese di novembre) per trasformare da illecito penale in illecito amministrativo una lunga serie di reati minori in materia di alimenti, diritto della navigazione, circolazione stradale; in materia tributaria e sulla disciplina dei mercati finanziari e mobiliari; reati contravvenzionali, per i quali la sanzione pecuniaria avrà carattere amministrativo e non più penale; l’emissione di assegni a vuoto, sanzionata da 300mila a 24 milioni di lire e accompagnata da "punizioni" accessorie (sia pure amministrative) molto pesanti: dal divieto di emissione di assegni fino a cinque anni, al divieto di esercitare attività professionali, imprenditoriali, o di ricoprire cariche sociali.
Una delega speciale e più ampia (8 mesi) riguarderà le attuali sanzioni penali in materia di imposte sui redditi e di Iva, inclusa la modifica della legge 516, secondo i criteri a suo tempo individuati dalla commissione Tinti, confluiti in un ddl del Governo Prodi e al Senato trasfusi nella più ampia legge di depenalizzazione.
Novità importanti anche per le violazioni che resteranno di carattere penale, perché il Governo ha la delega (ancora di 8 mesi) per individuare sanzioni alternative alla detenzione, per reati meno gravi. Inoltre il furto non aggravato sarà perseguibile solo su querela del derubato. Al giudice di pace saranno restituite le ordinanze-ingiunzione originariamente previste dalla legge istitutiva del ’91.