Tre giorni di sciopero dei penalisti contro il governo

da Il Corriere della sera del 22.2.99

ROMA - Da oggi tre giorni di astensione dalle udienze dei penalisti che garantiranno la loro presenza solo per udienze e interrogatori in cui siano coinvolte persone detenute. «In questo modo - hanno sottolineato i penalisti - l'avvocatura penale italiana ha inteso protestare contro l'inerzia del governo e del Parlamento nel porre mano alle riforme necessarie per recuperare nel nostro sistema i principi basilari del giusto processo». 
Le proteste dei penalisti sono cominciate per le modifiche all'articolo 513 del Codice di procedura penale apportate dalla sentenza della Corte Costituzionale. Subito dopo la decisione della Consulta, erano stati proclamati numerosi giorni di astensione dalle udienze. E adesso l'iniziativa viene riproposta. Da oggi a mercoledì sono previste tre assemblee nazionali (stamane a Bari, domani a Bologna e mercoledì a Roma) nel corso delle quali i penalisti valuteranno le recenti iniziative di riforma preannunciate dal ministro della Giustizia Oliviero Diliberto che, assicurano, ha garantito loro che parteciperà all'ultimo degli appuntamenti in programma, quello appunto fissato per il 24 febbraio a Roma. Per mercoledì hanno assicurato la loro presenza anche i presidenti delle commissioni Giustizia di Camera e Senato e i responsabili Giustizia dei principali partiti. 
Dell'emergenza-giustizia si è parlato anche a Cosenza in una manifestazione organizzata dal Partito dei comunisti italiani. Il Guardasigilli ha detto di essere certo che la sua proposta di aumentare di mille unità l'organico dei magistrati «verrà contrastata e non passerà tranquillamente». Diliberto ha sostenuto che la «giustizia in Italia non funziona». E ha chiesto alla «magistratura, all'avvocatura e ai cittadini che si crei un movimento di sostegno di questa idea».