«Limiteremo
i disagi, fondi in arrivo»
da Il Mattino del 22.2.99
Frequenti visite nelle carceri italiane, scambi di esperienze con gli
altri Paesi europei dei quali è diventato il referente italiano:
sulla situazione carceraria, è intensa l’attività di Paolo
Mancuso, ex coordinatore della Dda napoletana e da oltre un anno vice direttore
al Ministero Giustizia per gli Istituti di pena.
Dottor Mancuso, esiste un problema videoconferenze?
«I problemi sono scaturiti dall’approvazione di una legge a costo
zero. All’avvio abbiamo scontato la mancanza di fondi».
Quali sono le cifre delle videoconferenze nei processi di mafia e camorra?
«Abbiamo soltanto 50 salette in Italia e dobbiamo assicurare
la presenza alle udienze, via telecamere, ad un totale di circa 400 imputati.
Ci sono problemi, nonostante la videoconferenza sia limitata ai detenuti
sottoposti al 41-bis»
Che problemi incontrate?
«Le salette sono poche e i problemi tecnici dei collegamenti
all’ordine del giorno».
Difficoltà senza soluzioni?
«L’attuale Finanziaria ha finalmente stanziato dei fondi per
le videoconferenze. Stimiamo di raddoppiare le salette e limitare gli intoppi
nei collegamenti. Si eviteranno così anche i disagi negli spostamenti
frequenti dei detenuti in cerca di strutture funzionanti».
Avete ricevuto segnalazioni di disagi ulteriori per i detenuti sottoposti
al 41-bis?
«Riceviamo segnalazioni e lamentele quotidiane. Facciamo continui
monitoraggi e visite agli istituti di pena. In alcuni casi, la situazione
è un po’ confusa, soprattutto dopo l’avvio della videoconferenza.
Contiamo, però, quando entreremo a regìme attraverso i nuovi
stanziamenti, di mettere tutto a punto, limitando i continui trasferimenti
di detenuti».
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