Camerino
«Chiudere il tribunale è una follia, occorre rafforzarlo»
da Il Messaggero del 22.1.99
di LUIGI AVI
CAMERINO Giuseppe De Rosa, avvocato dell’Ordine forense di Camerino,
ha inviato una lettera aperta al Procuratore generale della Corte di Appello
di Ancona, in merito alla «auspicata soppressione del Tribunale di
Camerino», affermazione da lui fatta durante la cerimonia per l’inaugurazione
dell’anno giudiziario nel distretto delle Marche. Una lettera nella quale
gli ricorda che nel Tribunale di Camerino gravitano città di tutto
rispetto come Matelica e San Severino Marche, «un ufficio che Lei,
Procuratore, con “ruvida saggezza” ha reso destinatario di strali, frutto
di informazione e critica approssimative».
L’avvocato camerte critica il Procuratore anche per le affermazioni
da lui fatte sulla presenza del carcere: «Affermazioni inesatte,
in quanto esso non ha ancora cambiato provincia, ospita 40 detenuti e non
ha riportato danni significativi dal terremoto. Inesattezze a parte, nella
relazione Lei ha voluto invocare “una volta per tutte la soppressione del
Tribunale di Camerino che da sempre ha un
irrisorio carico di lavoro”».
De Rosa rivolge, quindi, un invito al Procuratore di recarsi a Camerino,
non per cerimonie, ma nei giorni in cui si svolgono le udienze civili e
penali in Pretura ed in Tribunale perché «con una semplice
occhiata si renderebbe conto del carico di lavoro a cui sono sottoposti
tutti gli uffici. Il problema della giustizia e degli uffici preposti dovrebbe
essere esaminato da un punto di vista generale e sistematico».
E poi, continua De Rosa, «E’ sicuro il Procuratore che l’accentramento
degli uffici sia qualcosa di diverso rispetto ai piccoli Tribunali?
Inoltre Lei è convinto che togliere due magistrati a Camerino
sia risolutivo per il caos che regna altrove, dove si apprende del rinvio
di cause fino al 2005. Tutto questo presso il tribunale di Camerino non
esiste per il fatto che la sua dimensione è tale da impedire, almeno,
la celebrazione del rito dell’inutilità. Le dimensioni del circondario
potrebbero essere appena ampliate, sottraendo territorio a chi ne ha troppo
e non riesce a servire come sarebbe doveroso. Penso a Fabriano e a quei
comuni che gravitano sotto la Diocesi di Camerino come S. Ginesio, Sarnano,
Caldarola. Lei sa che esistono dei Tribunali metropolitani, dove si accentrerebbe
l’amministrazione giudiziaria di ambito urbano, lasciando ai presidi del
circondario la trattativa degli altri affari; Velletri e Civitavecchia
per Roma. Monza e Busto Arsizio per Milano e Varese, Patti e Mistretta
per Messina. In una auspicabile revisione delle circoscrizioni giudiziarie
appare molto più intelligente la riduzione delle grandi aree a favore
delle piccole».
Per oggi è stata convocata l’assemblea di tutti gli avvocati
e praticanti dell’Ordine di Camerino, per l’esame della relazione del Procuratore
Generale e le conseguenti valutazioni.
Sul problema il vice presidente del Consiglio regionale Fabrizio Grandinetti
ha presentato all’assemblea regionale una mozione che «impegna la
giunta ad attivarsi presso il governo affinché venga chiarita la
situazione del Tribunale di Camerino alla luce delle dichiarazioni del
Procuratore generale, la cui ipotesi va scongiurata anche perché
non percorribile ai sensi della riforma che istituisce la figura del Giudice
unico e delle Tabelle infradistrettuali».
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