Va
in Aula senza modifiche la delega sui reati tributari Sì alla depenalizzazione
da Il Sole 24 ore del 22.5.99
ROMA — Nonostante le critiche delle commissioni Affari costituzionali
e Finanze della Camera, soprattutto sulla presunta indeterminatezza della
delega per i reati tributari, la depenalizzazione dei reati minori irrompe
in Aula senza modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato. La commissione
Giustizia, infatti, ha respinto gli addebiti e, sui punti dove i rilievi
apparivano fondati (in particolare per la ripetizione di una abrogazione
in materia ambientale, già prevista da una legge di fine ’98) ha
ritenuto che l’ordinamento possa sopportare un’incongruenza che non produce
alcun danno.
Non solo: la commissione ha approvato anche la competenza penale del
giudice di pace, con le modifiche già previste che richiederanno
un ulteriore, ma certamente breve passaggio parlamentare (il Senato potrà
ridiscutere solo le poche modifiche e non altri punti).
I due provvedimenti strettamente legati, soprattutto il primo, al buon
esito del giudice di pace, e in particolare del rito monocratico ieri differito
al 2000, potranno essere esaminati dall’aula di Montecitorio forse fin
dalla prossima settimana. In questa occasione l’accordo politico sulla
depenalizzazione sembra dunque aver tenuto, nonostante le molte critiche
alla delega per la depenalizzazione dei reati tributari, disconosciuta
dallo stesso magistrato, Bruno Tinti, che aveva presieduto la commissione
Visco-Flick che aveva elaborato la proposta poi confluita al Senato, con
modifiche, nel testo sulla depenalizzazione («Il Sole-24 Ore»
del 14 maggio).
Il relatore in commissione Giustizia, il ppi Carotti, ha sostenuto
che i princìpi e i criteri direttivi sono sufficientemente definiti
anche nella sfera tributaria; e, a parte qualche scetticismo di Forza Italia,
nessuna seria obiezione è stata avanzata in commissione, dove è
stata formalizzata l’approvazione di massima stabilita un mese fa, in attesa
dei pareri delle commissioni.
Per quanto riguarda la competenza penale del giudice di pace, il testo
ha finalmente trovato anche la norma di copertura finanziaria, che a regime
(dal 2000) ammonterà a 56 miliardi di lire l’anno. Sono state accantonate
solo le norme sui messi di conciliazione, perché di questo si occuperà
il disegno di legge sul rito monocratico, ora al_l’esame del Senato.
A.Cia.
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