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un attacco a Diliberto sul pacchetto sicurezza
da La Gazzetta del Sud del 22.3.99 RIMINI – Aumento della pena: ma dove l'ha imparata questa concezione
il ministro della Giustizia? In che scuola? Bertinotti nella replica al
congresso di Rifondazione ha attaccato per il pacchetto varato dal Consiglio
dei ministri sulla criminalità. Il segretario del Prc pur non citando
mai per nome il suo ex compagno di partito ha riscosso scroscianti applausi
denunciando «un Governo che è liberale dove dovrebbe essere
progressista e illiberale dove dovrebbe essere liberale. Si chiedono aumenti
delle pene, ma quali aumenti se non si prendono i colpevoli? Lo sa il Guardasigilli
che il '97% dei furti in casa resta senza colpevole. Perché vi nascondete
nella furbizia – ha aggiunto Bertinotti – allineandovi alla parte alle
opinioni pubbliche più reazionarie?». Intanto il presidente
della commissione Difesa della Camera, Valdo Spini, sottolinea come «l'utilizzazione
dell'Esercito in funzione di ordine pubblico si sia dimostrata quanto mai
positiva, ma per continuare ad esserlo dev'essere considerata come misura
eccezionale e temporanea. Altrimenti ci spuntiamo da soli una delle poche
armi che abbiamo per le situazioni di emergenza. In questo senso, al momento
dell'annuncio del pacchetto anticriminalità – ha aggiunto Spini
–, avevo sùbito preso posizione perché il Parlamento non
venisse espropriato dei suoi poteri in tema di utilizzazione dell'Esercito
attribuendoli al Governo. Anche perché il Parlamento aveva sempre
collaborato, approvandole, alle richieste che il Governo aveva fatto. Ora
leggo che il ministro Jervolino ha precisato che tale utilizzazione verrà
sottoposta al parere delle commissioni Affari costituzionali della Camera
e del Senato, che sono le commissioni a cui il ministro dell'Interno istituzionalmente
si rivolge. È naturalmente una precisazione utile e opportuna, ma
non esauriente. Non si capisce infatti perché in tema di utilizzazione
delle Forze armate debbano essere escluse tra l'altro le commissioni Difesa
di Camera e Senato».
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