Confisca
dei beni, è allarme: 'Tempi ancora troppo lunghi'
da Il Giornale di Sicilia del 22.3.99
Dal nostro inviato
CORLEONE. 'Bisogna dare una spallata alla burocrazia e riuscire a spendere
settemila miliardi stanziati dal Parlamento per creare lavoro attraverso
patti territoriali e contratti d'area'. Mette sul piatto cifre concrete
il presidente della Camera Luciano Violante dal palco di piazza Falcone
e Borsellino a Corleone. 'Finora abbiamo speso soltanto l'uno percento
di questi soldi - ha aggiunto -; è una cosa grave, per la quale
so che il presidente del Consiglio e il governo stanno intervenendo con
molta determinazione'. Il tema del lavoro (che non c'è) irrompe
nella Giornata antimafia di 'Libera' insieme con quello della burocrazia
che (immancabilmente) c'è sempre. Violante richiama il precedente
dei fondi europei: dal 1991 al 1996 è stato speso soltanto il 15
per cento. Adesso l'Italia è salita a quota 55. Un tema delicato,
visto che proprio Corleone fa parte di un patto territoriale da cento miliardi.
Al lavoro si accompagna il tema della sicurezza. Anche a Corleone è
risuonata l'eco degli scontri politici romani dopo il varo da parte del
governo del 'pacchetto' contro la criminalità. Dal palco è
toccato al vicepresidente del Consiglio Sergio Mattarella difendere i provvedimenti:
'Al ricordo delle vittime - che non si attenua - si deve accompagnare la
vigilanza sul territorio. A proposito delle scelte del governo i dissensi
sono legittimi, ma ho ascoltato anche polemiche fuori misura'. Mattarella,
in particolare, ha spiegato che la scelta di utilizzare l'esercito 'ricalca
quanto già fatto per i Vespri siciliani ed è un messaggio
di sostegno a chi è impegnato in prima linea'. La decisione di inviare
i militari in zone a rischio, svincolando le forze dell'ordine da compiti
di sorveglianza, 'non sarebbe sottratta al controllo del Parlamento, ma
solo resa più agile e veloce'. Mattarella ha ricordato anche l'aumento
degli organici dei magistrati annunciato di recente dal Guardasigilli Oliviero
Diliberto e altri provvedimenti: dall'utilizzo di più mezzi ed in
particolare di un maggiore numero di postazioni per videoconferenze, in
modo da evitare il 'turismo' dei boss, ad accordi internazionali per indagini
all'estero. Rilanciato anche l'allarme sull'infiltrazione in Italia delle
criminalità organizzate straniere. Il vicepresidente del Consiglio
si è infine augurato che si concretizzi al più presto l''Europol'
per 'evitare i casi di quei Paesi in cui viene ancora oggi negata l'estradizione
dei boss'. Tra la folla che assiepava piazza Falcone e Borsellino anche
numerosi familiari delle vittime, tra cui Rita Borsellino, Maria Falcone,
i genitori degli agenti Agostino e Catalano. Ma, al termine del dibattito
sulla confisca dei beni mafiosi, il momento più toccante è
stato vissuto con l'intervento della mamma di un giovane scomparso tre
anni e mezzo fa a Niscemi 'per sollecitare iniziative degli organi investigativi
e giudiziari affinchè si scopra che fine abbia fatto mio figlio'.
L'appello è stato lanciato dalla professoressa Antonina Burgio,
madre di Pier Antonio Sondri, di 19 anni, scomparso il 3 settembre '95,
pochi giorni prima di sostenere l'esame di ammissione a un corso di odontoiatria.
'Mio figlio - ha detto - era un bravo ragazzo, ma non so più nulla
di lui: se è vivo voglio sentire la sua voce, se è morto
voglio dargli una degna sepoltura'. Dal palco risuonavano i 394 nomi degli
onesti morti di mafia. La speranza di tutti è che la lista non si
debba già allungare. F. D. |