Diplomi
facili, slitta il processo e il Palazzo di giustizia va in tilt
da Il Messaggero del 23.2.99
Primo giorno di sciopero degli avvocati ieri a Fermo, come d’altronde
negli altri Tribunali italiani, e prime importanti udienze che saltano.
L’astensione dei legali (indetta dall’Unione delle Camere penali contro
le asserite disfunzioni dell’iter processuale e per richiedere interventi
in favore del «processo giusto» con la garanzia del contraddittorio
tra accusato e accusatore) ha già avuto i suoi primi effetti bloccando
il calendario dei processi penali. E già nel primo giorno si è
registrato il rinvio di un grosso dibattimento che già proveniva
da un percorso alquanto tortuoso e accidentato.
Si tratta del noto processo sui cosiddetti «diplomi facili»,
che vede al centro delle accuse l’attività della scuola per assistenti
sociali «Santa Francesca Cabrini» di Fermo, inserita nella
struttura del Social College dell’Antica Università Picena «Lattanzi».
Come noto il processo, che si sofferma su reati come l’associazione
a delinquere, l’abuso d’ufficio e il falso, vede imputati a vario titolo
il presidente Vittorio Girotti, la segretaria Carla Antonia Forcina, i
docenti Andrea Recchioni e Angelo Ambrosio e lo studente Matteo Trombetta.
Un fascicolo estremamente complesso e articolato (si pensi che la documentazione,
sequestrata durante le indagini fin dal ’92, occupa un’intera stanza) e
che ora vede di nuovo allungarsi i tempi per arrivare alla sentenza.
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