La Cassazione si «specializza»: arriva anche la sezione fiscale 

da Il Sole 24 ore del 23.6.99

(NOSTRO SERVIZIO)
ROMA — Partirà dal 1° ottobre la sezione della Cassazione specializzata sulle cause tributarie, la quinta civile della Cassazione. Il decreto (la cui possibilità era stata anticipata sul Sole-24 ore del 29 maggio scorso) è stato adottato dal Primo presidente della Corte, Ferdinando Zucconi Galli Fonseca, e depositato nei giorni scorsi per essere trasmesso al Consiglio superiore della magistratura. Viene così soddisfatta l’esigenza di quanti avevano segnalato la confusione derivante dal moltiplicarsi di pronunce contrastanti da parte dei giudici sulle questioni fiscali.
Con l’entrata a regime della riforma del contenzioso, in Cassazione arrivano tutti i ricorsi contro le decisioni delle Commissioni tributarie regionali, dal momento che non è più previsto il passaggio in commissione centrale. Ciò comporta non solo l’aumento delle cause, ma anche un più pervasivo controllo dei giudici di legittimità, dal momento che i ricorsi possono riguardare tutti i motivi indicati dall’articolo 360 del Codice di procedura civile, compresi i vizi di motivazione, che spesso inducono la Corte a un vero e proprio verdetto di merito.
Secondo Michele Cantillo, il più anziano dei presidenti di sezione della nuova articolazione della Corte di legittimità, il passaggio «consentirà alla Corte di attendere meglio alla sua funzione primaria che è quella di fornire l’uniforme interpretazione della legge. E senza pronunce omogenee della Cassazione non si può giungere a una effettiva certezza del diritto». Cantillo spiega che «non è possibile che la Cassazione diventi il collo di bottiglia che strozza l’intero sistema: la Corte è ormai il punto in cui arrivano tutti i ricorsi rispetto ai giudici tributari e non può venire meno ai suoi compiti su questo punto. Soprattutto sulle questioni procedurali la divergenza di interpretazioni può condurre a conseguenze gravissime».
L’istituzione della sezione, possibile dal punto di vista organizzativo della Corte, era prevista anche nella bozza di disegno di legge preparato dal ministero delle Finanze (si veda il Sole-24 Ore del 1° maggio), con la specifica finalità di garantire l’unità della giurisdizione tributaria. I giudici della Suprema Corte, hanno comunque provveduto a organizzarsi autonomamente. «Si tratta di una scelta particolarmente meditata», afferma Cantillo. In effetti, l’ultima articolazione creata presso la Cassazione civile era avvenuta negli anni Settanta, con l’istituzione della sezione Lavoro.
Secondo i dati raccolti in Cassazione, i ricorsi annui potrebbero aggirarsi intorno ai cinquemila, che rappresenta più di un terzo delle sentenze depositate annualmente da tutte le sezioni civili. L’istituzione della nuova sezione dovrebbe perciò evitare di creare problemi organizzativi alla prima sezione civile, che già attualmente è una delle sezioni più numerose. Oltre all’aumento dei ricorsi, c’è anche un’esigenza di maggiore specializzazione dei giudici sulle questioni fiscali, dal momento che la normativa cambia quasi quotidianamente e si intreccia poi con la crescente produzione comunitaria. I giudici distaccati presso la sezione V per il momento saranno una decina e oltre a Michele Cantillo, avrà funzioni di presidente di sezione anche Mario Delli Priscoli. In vista della prossima scadenza del suo mandato, il Primo presidente ha infatti lasciato al suo successore il compito di nominare il presidente titolare della sezione. Quanto al numero dei magistrati si capisce che a quelli attualmente designati si potrebbero affiancare altri giudici, perché dato il carico di lavoro che ha dato origine alla nuova articolazione il numero potrebbe presto rivelarsi insufficiente.
Antonio Criscione